Scrive Gazzetta, di questi tempi, sommersi da una Premier League imperante e da un calcio arabo senza limiti, fa notizia anche solo il progetto. E il progetto c’è: Lautaro per sempre. Per sempre all’Inter, perché sta bene a tutti: a lui, alla società, ai tifosi, all’allenatore. Ecco perché non ci sarà da stupirsi se entro l’anno partiranno i dialoghi per rinnovare e adeguare il contratto dell’argentino.
Benintesi: l’attuale scadenza, 2026, non mette fretta all’Inter. La società nerazzurra ha almeno altre tre priorità: Mkhitaryan, Dimarco e Dumfries, questi saranno i prossimi tre discorsi di rinnovo affrontati. Ma c’è la volontà, una volta sistemate le urgenze, di andare incontro anche al Toro. Già, è giusto dire così. Perché dietro le parole dell’argentino della scorsa settimana a San Sebastian – “il rinnovo è un tema che mi interessa” – c’è il desiderio espresso dal giocatore e dal suo entourage di un riconoscimento economico, un adeguamento rispetto all’ultimo accordo firmato nell’ottobre di due anni fa. E la richiesta non è stata accolta in maniera negativa dalla società nerazzurra. Anzi, nei primi approcci con Alejandro Camano, agente di Lautaro, il dialogo è stato costruttivo. Nei prossimi mesi, entro l’anno appunto, si entrerà più nel dettaglio della questione. Non è giusto parlare in questa fase di cifre. Di sicuro si può dire che già oggi Lautaro guadagna 6 milioni di euro netti più bonus, che è il tetto massimo fissato dal club.
È chiaro che quella cifra andrà ritoccata. E c’è la disponibilità del club a farlo. Il motivo non è solamente tecnico. Non è per il rendimento in campo che Lautaro andrà incontro a un adeguamento. Quantomeno, non solo per quello. L’argentino ha risvegliato e rafforzato, con la fascia al braccio, il sentimento di appartenenza al club che negli ultimi tempi si era un po’ perso. E questo aspetto non è sfuggito ai dirigenti e al presidente Zhang. La società è contenta di come l’argentino stia svolgendo il ruolo di riferimento dentro lo spogliatoio, sia rispetto ai compagni di squadra, sia nel dialogo con il club. Non siamo di fronte a rapporti problematici, insomma. Tutt’altro. Ed è automatico pensare, dunque, che a fronte di un adeguamento dell’ingaggio, possa arrivare anche un prolungamento della scadenza. Fino a quando? Almeno fino al 2028. Vorrebbe dire che Lautaro resterebbe, nei progetti, almeno per 10 anni dentro l’Inter. Non sono tanti quelli che ci sono riusciti. L’ultimo è stato Handanovic, da cui Lautaro ha ereditato proprio il ruolo di capitano.
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