La Roma cade al Ferraris sotto gli occhi di Francesco Totti, ospite in tribuna. Il Genoa torna a battere la Roma dopo ben 16 partite consecutive di digiuno. Primo tempo pimpante dove succede di tutto. Dopo cinque minuti il Genoa concretizza un recupero alto del pallone, sbloccando l’incontro grazie a un sinistro di Gudmundsson, imbeccato da Strootman. Pochi minuti e Gilardino deve ricorrere già alla prima sostituzione per un problema muscolare accusato da capitan Badelj, rimpiazzato da Thorsby. Nonostante ciò c’è solo il Genoa in campo, aggressivo nell’impedire alla Roma di creare occasioni pericolose. Invece, i giallorossi di Mourinho sono cinici nel colpire alla prima vera occasione: al minuto 22 un cross dalla sinistra di Spinazzola pesca l’inserimento di Cristante che di testa insacca alle spalle di Martinez. Due minuti più tardi, Llorente accusa un prolbema al flessore della coscia destra e lascia il campo a Bove. La partita sembra maledetta perché alla mezzora Strootman, appena ammonito per un duro fallo su Mancini, ha un problema muscolare e costringe Gilardino ad usufruire del secondo slot per le sostituzioni inserendo il turco Kutlu. Ai titoli di coda del primo tempo, ecco un nuovo colpo di scena: Gudmundsson va via a tre avversari, crossa in area dove Thorby di prima serve Retegui, il quale controlla di sinistro e batte di destro facendo esplodere il Ferraris.
Durante l’intervallo entrambe le formazioni operano un cambio: De Winter per Sabelli tra i liguri, Belotti per Mancini per Mourinho. Parte meglio la Roma che al 53’ si vede annullare per fuorigioco il pareggio di Lukaku. I giallorossi spingono alla ricerca del pari, con il Genoa rintanato in difesa, ma i tentativi di Belotti, Cristante e Dybala non trovano lo specchio della porta. Proprio nel momento in cui la Roma sembra in pieno controllo e in procinto di segnare, ecco che il Genoa ribadisce il proprio vantaggio al 74’: su corner, Dragusin fa da sponda per Thorby che da due passi si inginocchia e di testa firma il 3-1. Nella girandola di cambi che segue il gol, fa il suo debutto in rossoblu Messias. L’ex esterno del Milan impiega cinque minuti per mettere la propria firma nel tabellino: Frendrup mette in area un cross basso sul quale Thorsby manca l’aggancio, il pallone prosegue sui piedi di Messias che cala il poker. Nel finale una debole conclusione di N’Dicka trova la provvidenziale risposta di Martinez che tiene in cassaforte il risultato. Al termine dei cinque minuti di recupero concessi da Orsato, il pubblico del Ferraris fa festa per tre punti importantissimi. Per la Roma è il peggior inizio di campionato dal 2010-11.
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