Inter e Salernitana vengono accolte da una spettacolare coreaografia ispirata ai Pink Floyd. Sul campo partono forte i nerazzurri con un tentativo di Thuram al 6′ respinto da un reattivo Ochoa. Pochi minuti dopo Gyomber riesce a deviare in angolo un colpo di testa di Thuram. I due vengono a contatto in area al 17′, con l’attaccante nerazzurro a reclamare un penalty non ravvisato né da Abisso né dal VAR. La Salernitana prende coraggio e al 22′ sfiora il gol con due conclusioni di Cabral e Dia. Al 24′ Calhanoglu viene ammonito per un intervento in ritardo su Legowski. Continua il pressing granata con Kastanos che sfiora il gol con un bel tiro all’angolino deviato in corner. Sospinti dal proprio pubblico, i granata sono ancora pericolosi alla mezzora con un bel sinistro di Kastanos che sfiora il palo alla destra di Sommer. Allo scadere del primo tempo è Cabral a divorarsi una ghiotta occasione sparando alto da buona posizione.
In avvio di ripresa Inzaghi opera un triplo cambio: entrano Lautaro, Asllani e Mkhitaryan al posto di Sanchez, Cahlanoglu e Klaassen. Soprattutto Lautaro è presto decisivo grazie all’intesa con Thuram. Il francese mette dentro un cross basso sul quale Lautaro è letale nel battere Ochoa. L’argentino si conferma bestia nera della Salernitana. I granata, però, reagiscono poco dopo. Al 67′ Martegani imbecca benissimo Legowski che controlla e trafigge Sommer. Dopo un veloce check del VAR, mentre l’Arechi festeggia, l’arbitro Abisso annulla per fuorigioco. La Salernitana incassa il colpo e al 77′ subisce il raddoppio nerazzurro ancora con Lautaro, servito sempre da Thuram, su un’ingenuità di Bradaric. All’85’ Lautaro si regala la tripletta realizzando un calcio di rigore causato da un fallo di Lovato su Thuram. Con la Salernitana ormai rassegnata, l’Inter affonda ancora il colpo con il quarto gol di Lautaro Martinez. L’argentino ha segnato 9 gol in cinque partite giocate contro la Salernitana. Termina con una netta vittoria dell’Inter che risponde al Milan e resta al comando della Serie A. La Salernitana rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria subendo una severa, e forse ingiusta, batosta per quanto visto almeno fino al 60′. Nonostante ciò, la panchina di Paulo Sousa traballa.
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