Firenze, Stadio Artemio Franchi – 20 ottobre 2013, 10 anni fa, il cielo sopra Firenze si tinse di viola. Fiorentina-Juve, 4-2, è l’epilogo dell’impresa di Davide contro Golia, è il trionfo del cuore viola sulla spocchia bianconera. Ci piace ricordarla così, con quel pizzico leggendario degno dello spettacolo andato in scena al comunale.
La tensione è palpabile al Franchi, si legge dalle espressioni dei tifosi viola sugli spalti, c’è chi saltella, chi giocherella con le mani e chi con insistenti sospiri cerca di smorzare il tutto. Una tensione che si rispecchia tra i calciatori pronti a salire il tunnel per abbracciare il terreno da gioco. Non è un giorno qualunque, è il giorno di Fiorentina-Juventus. Una coreografia splendida quella regalata dalla Curva Fiesole all’ingresso in campo; il giglio rosso della città su sfondo bianco, abbracciato dal viola che identifica la squadra. E le bandiere dei quattro quartieri, a simboleggiare l’appartenenza alla città di Firenze.
Le due squadre partono subito forte ma il primo episodio da segnalare arriva al 37’. Ripartenza della Juventus con Llorente che passa al centro a Tevez che raccoglie il pallone mettendosi a guscio e prova a girarsi. Gonzalo Rodriguez cerca di tenerlo ma finisce per colpirgli il polpaccio destro. Rizzoli non ha dubbi, calcio di rigore per la Juventus, il Franchi rumoreggia e le proteste di certo non mancano, Cuadrado è furibondo, viene ammonito. Dagli 11 metri si presenta l’Apache che si dirige fuori area per prendere una lunga ricorsa, Neto prende posizione in porta, fischi assordanti dagli spalti del Franchi. Tevez parte e con il suo destro spiazza Neto che non può far altro per impedire l’1-0 della Juventus. Il 10 della Juve si getta a terra scivolando verso la Fiesole ed improvvisa un’esultanza con la mitraglia alla Batigol. Ed i tifosi viola annotano, annotano questo brutto gesto. Al 40’ ancora Llorente per Pogba che mette dentro, Cuadrado chiude ed alza uno strano campanile, arriva il francese e firma il 2-0. Altra mitraglietta a ferire il popolo viola, fischi assordanti piovono dalle tribune del Franchi. Che pasticcio! Gongolano i tifosi bianconeri presenti allo stadio di Firenze.
Rientrano negli spogliatoi le due formazioni, l’arbitro Rizzoli ha fischiato la fine del primo tempo, la Fiorentina è sotto di 2-0, al Franchi, nella sua casa, ed è qualcosa di inaccettabile. Poi… quelle due mitraglie dritte al cuore… Ma quel 20 ottobre si respira un’aria diversa, niente è ancora perduto, sì, niente. Ci sono ancora 45’ da giocare, da indossare con onore quella prestigiosa maglia viola, o forse di più. Vietato mollare. È impossibile arrendersi, è sempre così, ma lo è ancor di più quando ti trovi difronte la storica avversaria, quella maglia a strisce bianche e nere. Lo è ancor di più quando Tevez dopo l’1-0 corre come un matto ad esultare sotto la Curva Fiesole facendo la mitraglia, e Pogba sul doppio vantaggio lo copia. Si, quella stessa mitraglia che Firenze mai ha dimenticato e mai lo farà, quella che è associata ad un solo nome e ad un solo cognome, Gabriel Batistuta. Un gesto di sfida con cui l’Apache ha voluto sbeffeggiare un’intera città, quella della culla del Rinascimento.
All’interno dello spogliatoio, poche parole, lo stesso Montella non cerca di strigliare i suoi bensì di supportarli trasmettendogli quella voglia di rivalsa, perché finché non ci sarà il triplice fischio, niente sarà finito, 45’ da scrivere, 45’ per un’impresa, si letteralmente, contro una vera e propria corrazzata come quella guidata da Antonio Conte.
Nella seconda frazione il copione appare lo stesso, Marchisio si inserisce e va al tiro, miracolo di Neto che mette il petto a negare il 3-0 della Juve. Continuano a cantare incessantemente i tifosi viola che credono in una svolta. Al 61’ Roncaglia per Matias Fernandez che in un fazzoletto si gira e viene atterrato da Asamoah, Rizzoli non ha dubbi è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Pepito Rossi. Lunga rincorsa di Rossi, sospiro, sinistro chirurgico del 49 viola, Buffon ko. La Fiorentina rientra in partita, esplode il Franchi e suona la carica! Montella dà le indicazioni, ora tutto è possibile! “Ha segnato con il numero 49… Giuseppe Rossi” tripudio viola all’Artemio Franchi. Un’intera città ci crede…e spinge! Al 76’ Mati Fernandez recupera palla, Pepito si gira e va in porta! Pepito Rossi fa 2-2!!! Un tripudio al Franchi!! La Fiorentina l’ha ripresa! Un lampo della Viola! Pepito corre e si tiene la maglia quasi a voler strapparsela di dosso! Borja Valero e Joaquin esultano e suonano la carica al popolo gigliato! C’è ancora tempo per l’impresa! Pepito batte la mano sul petto, su quel petto sul quale è stampato il giglio della Fiorentina, poi un bacio lanciato nel cielo. Una Fiorentina indemoniata quella che corre in ogni parte del campo, Borja Valero ruba palla e corre come un treno, Pasqual per Borja Valero che vede Joaquin tutto solo sul secondo palo, Joaquin non sbaglia! 3-2 Fiorentina al Franchi, Juventus in bambola! El Torero c’è e segna un gol pesantissimo!!! Incredibile! In due minuti cambia tutto! Il primo gol in Serie A di Joaquin, il più pesante, ed il più bello. Cuadrado recupera palla e corre, corre come un velocista e con l’esterno allarga per Pepito Rossi che non sbaglia, non sbaglia! 4-2 al Franchi e tripletta del numero 49! Fiorentina in Paradiso e Juventus all’inferno! Rossi travolto dai suoi compagni in un’esultanza indimenticabile. Il Franchi è una bolgia, c’è chi piange sugli spalti, brividi, brividi per un pomeriggio che resterà nella storia della Fiorentina e nella storia di una città, Firenze.
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