Giuseppe Rossi racconta Fiorentina-Juventus di 10 anni fa al Corriere dello Sport: “La prima immagine che mi viene in mente quando ripenso a quella partita sono le lacrime di gioia dei 40mila che erano allo stadio. In quel momento ho capito davvero che cosa volesse dire per Firenze battere i bianconeri.
A livello di emozioni al primo posto, non c’è dubbio. Quel giorno non solo feci impazzire un’intera città ma realizzai la mia prima tripletta in carriera. Immaginatevi cosa volesse dire farla proprio alla Juve. La squadra di Conte, una corazzata: fu qualcosa di incredibile.
La mitraglia? Quel gesto ci diede fastidio. Sembrava proprio una presa in giro, anzi lo era. Tra il primo e il secondo tempo Montella usò poche parole negli spogliatoi ma per noi fu sufficiente ripensare a quell’atteggiamento per tornare in campo più grintosi che mai. Era stata sbeffeggiata tutta Firenze e questo non potevamo accettarlo.
Ritiro? Penso di aver preso una decisione giusta ma non nascondo che ho già una voglia matta di… tornare in campo. Ma era arrivato il momento di dire basta. Adesso insegno calcio ai più giovani e, per adesso, mi diverto così. Vedremo se in futuro il mondo del pallone riuscirà a regalarmi altri momenti di gioia. Magari come quelli del 20 ottobre 2013”.
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