Giovanni Martusciello, vice-allenatore della Lazio, ha commentato ai microfoni di Sky il bel successo dei biancocelesti al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Uno 0-2 senza appello e che poteva essere persino più rotondo.
18 tiri, di cui 6 nello specchio della porta. L’unica pecca è stata quella di non aver segnato di più
“Siamo straordinariamente contenti della prestazione, specie nel primo tempo dove abbiamo indirizzato il risultato contro una squadra che in casa, specie contro squadre di primo livello, riesce a mettere in difficoltà tutte, basti vedere la sfida contro la Juventus. Il mister è stato bravo a prepararla soprattutto sull’aspetto mentale e capire che non si doveva fare una partita presuntuosa ma determinata”.
Stasera nessun gol al passivo. Questo centrocampo può influire?
“Per vincere le partite c’è bisogno della disponibilità di tutti, a partire dagli attaccanti che sono i primi difensori. Senza disponibilità nella partita sporca non ci sono soluzioni e noi inizialmente non eravamo così ma stiamo tornando a esserlo”.
Quanto era contento Sarri?
“L’ho intravisto ora a fine partita ed era entusiasta soprattutto della prestazione. Il risultato ci premia e ci fa piacere. Era entustiasta del primo tempo offerto e ci prendiamo di buono quanto si è fatto”.
Che effetto fa vedere Spalletti, suo allenatore all’Empoli, ct della Nazionale?
“Ho la fortuna di essere stato dietro due grandissimi allenatori: Maurizio e Luciano. Due caratteri differenti ma un’idea di gioco che li accomuna, quella di proporre calcio. Luciano è un fratello maggiore, mi prese da Ischia e nel giro di tre anni si arrivò in Serie A”.
È vero che Corsi era in vacanza a Ischia e una persona gli suggerì il suo acquisto all’Empoli?
“Sì, è passato qualche giorno (ride, ndr). Grazie a quella soffiata che il babbo di Corsi ebbe ci fu il mio passaggio all’Empoli che ha sancito la mia svolta. Lui tirò fuori il meglio di me”.
Sul rapporto Luis Alberto-Sarri: quando è iniziato a cambiare?
“In questi due anni ci sono stati diversi passaggi anche complicati con Luis. La fortuna, la bravura e l’intelligenza hanno fatto sì che le due strade andassero di comune accordo in un cammino che ci ha fatto elevare la sua qualità al servizio della squadra. Un percorso abbastanza tortuoso all’inizio per caratteri forse uguali, poi si è trovata la chiave”.
Fonte: TMW
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