Sotto il segno di Massimo Giannini: “Scommesse, Mou e la Roma, vi dico la mia!”. L’ex Direttore del quotidiano ‘La Stampa’, attuale editorialista di ‘Repubblica’ nonché grande tifoso della Roma, ha illuminato ieri sera la splendida cornice dell’Auditorium Confartigianato ad Ancona. A grande richiesta una ‘sentita’ data extra per il Festival del Giornalismo d’Inchiesta (patrocinato da Consiglio Regionale delle Marche) che ieri sera, per la grande chiusura, ha radunato numerosi appassionati nel capoluogo marchigiano. Giannini è stato ospite dell’incontro presso l’Auditorium “V. Belvederesi” – Centro Direzionale Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino. Un grande successo per l’iniziativa Made in Marche.
Nell’occasione Giannini ha ricevuto uno speciale riconoscimento per la sezione “Crossmedialità”. Il tutto grazie alla capacità di rendere la professione giornalistica una coraggiosa testimonianza di impegno civile e culturale in tutte le sue diverse sfaccettature (web, radio, carta stampata e televisione). Riconoscimento “Miglior testata giornalistica” a La Stampa per l’integrazione della tradizionale mission informativa del quotidiano cartaceo con il linguaggio dei nuovi modelli di comunicazione online. Ecco l’intervista integrale (testo e video).
“Sulla Roma non c’è molto da dire se non il fatto che io sono con José Mourinho, senza se e senza ma, qualunque cosa accada. Anche se la squadra è quel che è… “. Questo il giudizio sincero di Massimo Giannini a cui abbiamo poi chiesto un commento sul capitolo Calcioscommesse. “Per quello che riguarda il calcioscommesse… sì possiamo definirlo proprio così, mai come in questa circostanza, anche se ha connotati diversi dal primo scandalo del calcioscommesse degli anni Ottanta. Beh non c’è dubbio che sia un colpo mortale sulla credibilità di un sistema calcio che già ora, già ora e da qualche anno, vive una fase di crisi totale. Basti pensare agli stadi vuoti che ci sono in Italia, tralasciando quelle 4-5 più importanti società italiane”.
“Che dire, i giocatori, i ragazzi ventenni ai quali vengono messi in mano milioni e milioni di euro all’inizio della carriera, perdono immediatamente il contatto e il rapporto con la realtà”. Parola di Giannini. “Penso che questo del Calcioscommesse sia un grande tema di dibattito che il calcio si deve porre. Sono convinto che il calcio abbia un ruolo pedagogico fondamentale, sia per chi lo gioca sia soprattutto per chi lo segue. Pensiamo quanto sia importante se le società di calcio facessero molta più beneficenza, molte più battaglie civili. E se vogliamo anche politiche, non in senso di partito, ma nel senso di sensibilizzazione sui grandi temi ai quali la politica non dà risposte. Quindi occorrerebbe davvero una riconversione totale”.
“Purtroppo, però, sono da questo punto di vista molto pessimista. Dico questo perché alla fine l’unica cosa che conta è il business, cioè i soldi. Photo by pagina Facebook Festival Giornalismo d’Inchiesta. Si ringrazia per la proficua collaborazione/intervista Antonio Guerra e Silvia Simoncini Presidente Ju-Ter Club e deus ex machina dell’iniziativa. Con loro e con tutto lo staff del Festival ci complimentiamo per la straordinaria riuscita dell’evento.
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