Sommer 6,5 – In estate, una papera aveva fatto pensare al peggio. Oltre due mesi dopo, si presenta con sette clean sheet in undici partite stagionali. Non allunga la serie, ma in avvio è determinante per tenere in piedi l’Inter.
Pavard 6 – Il Bastoni a piede invertito è ancora da vedere: può spingere di più. In fase difensiva gara più complicata del previsto, senza sbavature troppo evidenti.
De Vrij 6,5 – Annulla il gap generazionale con Simic, che non potrebbe essere suo figlio ma quasi. Preciso anche nel far ripartire l’azione dei suoi.
Bastoni 6 – Più bravo Simic o più impacciato lui? Sull’azione del pareggio, forse la prima. Dal suo, solito, mancino, il cross che porta al rigore da tre punti. Chiude in confusione, non da lui.
Dumfries 5,5 – Meglio a gara in corso, dirà qualcuno. Molto più basso del solito, non offre le consuete scorribande offensive. E dietro lascia a desiderare, compresa l’azione del pari che, seppur da comprimario, lo vede comunque coinvolto. (Dal 66′ Darmian 6,5 – Più coraggioso dell’olandese, e anche più preciso in fase di non possesso).
Frattesi 7 – Esordio da titolare in Champions League, ma non ne sente il peso. Si muove e si fa trovare pronto, aiuta in entrambe le fasi di gioco: l’unica cosa che gli difetta, un po’ di pulizia nelle decisioni finali. Conquista un penalty pesantissimo.
Calhanoglu 6,5 – Non segue l’inserimento di Gloukh in occasione del momentaneo pareggio austriaco: peccato non da poco. Si fa perdonare con il rigore che vale la vittoria. (Dal 75′ Asllani 6- Ordinato in un finale non sempre liscio come l’olio).
Mkhitaryan 6,5 – Suo il filtrante che Sanchez trasforma nel gol del vantaggio. Recuperi e tocchi intelligenti: la solita ricetta, solo il cartellino giallo lo porta fuori dalla partita. (Dal 46′ – Barella 6 – La sveglia chiamata panchina funziona: entra bene in campo, con grinta e anche belle idee. Si perde col passare dei minuti).
Carlos Augusto 6 – A sinistra si può giocare novanta minuti e questa, per l’Inter, è una notizia. Buona spinta, non sempre con l’acceleratore premuto fino in fondo.
Sanchez 7 – Di fino e di raccordo, il gol è quasi di rapina. Sblocca la partita, premia la scelta di Inzaghi e forse dà anche il via a una nuova era: quella in cui non segnano solo Thuram e Lautaro. I campioni sono così. (Dal 65′ Thuram 6 – Con fisicità e tecnica spaventa il Salisburgo sin dal suo ingresso, pur senza quagliare).
Lautaro 6,5 – Partita numero 250 in nerazzurro, chiusa a secco per questione di centimetri. Tanto lavoro sporco, al solito. In Champions è meno prolifico che in campionato: non è una novità. La partnership con Sanchez funziona ed è una buona notizia. (Dall’85’ Klaassen s.v.).
Simone Inzaghi 6,5 – L’avvio a mille mette in difficoltà i suoi. Il cambio di Mkhitaryan ha le solite ragioni disciplinari ma forse non l’avremmo effettuato. Premiate, invece, le scelte dall’inizio, soprattutto Sanchez che è la miglior notizia di serata. E guarda tutti dall’alto in basso, in Italia così come in Europa.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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