Nell’ora più buia è il figlio del Fila ad accendere la luce. Alessandro Buongiorno torna titolare dopo l’infortunio e segna il gol che decide la sfida in casa del Lecce. Dopo quattro partite senza segnare, la squadra di Juric torna a far punti e prova a mettersi alle spalle un periodo molto difficile. Terza sconfitta nelle ultime cinque per D’Aversa, che resta fermo a 13 punti.
LE SCELTE – D’Aversa manda in panchina a sorpresa Strefezza e punta sulla velocità di Banda a sostegno di Kristovic e Almqvist. A centrocampo Rafia vince il ballottaggio con Oudin, mentre in difesa è Gonzalez la novità nel quartetto davanti a Falcone. Cambia molto di più Juric, che mette mano al modulo e rimpolpa il centrocampo. Dentro allora il giovane Gineitis al fianco di Ricci e Linetty. In difesa si rivede Buongiorno, che sostituisce l’infortunato Schuurs. Il braccetto di destra è Vojvoda, a sinistra confermato Ricardo Rodriguez. Davanti ci sono per la prima volta due punte, Sanabria e Pellegri, in panchina Zapata.
PRIMO TEMPO – La gara si rivela fin dai primi minuti molto tattica, con le due squadre chiuse e pronte a sfruttare l’errore dell’avversario. E’ il Lecce a dare il primo squillo all’11’, quando una conclusione di Banda dal limite dell’area viene bloccata senza problemi da Milinkovic. Il duello fra i due si ripete alla mezz’ora e anche stavolta è il portierone serbo ad avere la meglio, respingendo con i piedi il sinistro ravvicinato dell’esterno giallorosso. I padroni di casa alzano i giri e mettono alle strette un Toro abulico. E’ determinante ancora una volta Vanja, che si oppone prima a un destro da posizione defilata di Krstovic e poi a un sinistro a giro di Almqvist. Nel mezzo un tiro di Ricci dai 25 metri, troppo alto per impensierire Falcone. La squadra di Juric non dà segni di vita, se non tramite continui falli tattici che fermano la costruzione del Lecce. Eppure gli ospiti trovano la rete al primo tiro in porta della loro partita. Al 42′ Ricci viene pescato bene in area da Linetty, svirgola il pallone con il sinistro e di fatto serve un cioccolatino per l’accorrente Buongiorno, che lo scaraventa in porta. Seconda gioia stagionale per il difensore e capitano in pectore del Toro. Il primo tempo finisce così.
LA RIPRESA – Il Lecce riparte con grinta e determinazione: al 47′ Banda sterza due volte su Vojvoda e conclude con il sinistro, trovando i guantoni di Milinkovic. Ma anche il Toro sembra essere uscito dal letargo e al 53′ ha l’occasione di raddoppiare con Bellanova, che però è troppo lento nel controllo e viene chiuso dalla difesa leccese. D’Aversa inserisce Oudin e Strefezza per Rafia e Almqvist, ma sono sempre i granata i più pericolosi – Sanabria incorna il cross dalla sinistra di Lazaro al 58′, palla alta. Due minuti dopo Pellegri è bravo a mettersi in proprio sulla destra, saltando Baschirotto e calciando dalla linea di fondo sul primo palo, ma Falcone blocca. La giostra dei cambi continua: Piccoli e Sansone rilevano Krstovic e Banda nei padroni di casa, mentre negli ospiti Zapata prende il posto di Pellegri. A 10′ dal termine entrano anche Iic e Tameze, per contenere il forcing finale del Lecce. Iniziano a piovere traversoni in mezzo all’area, all’86’ è provvidenziale Milinkovic, che anticipa di pugno Baschirotto. Il Torino ha l’occasione di chiudere i conti all’89’, ma il destro al volo di Lazaro finisce fuori di poco. Nel recupero c’è tempo solo per l’espulsione di Juric, il Lecce non sfonda e il Toro trova tre punti fondamentali per ripartire. Nel segno di Buongiorno.
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