All’Arechi fa festa il Napoli: Raspadori ed Elmas mandano ko la Salernitana
Il derby campano tra Salernitana e Napoli si apre con gli ospiti subito in controllo del pallone. Dopo cinque minuti un’azione veloce del Napoli, orchestrata da Politano, pesca Raspadori che impegna Ochoa con un tiro rasoterra. Un paio di minuti dopo, è la Salernitana a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Fazio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Tchaouna. Al 13′ il risultato si sblocca: la difesa granata perde palla in una zona pericolosa, permettendo a Lobotka di servire in profondità Raspadori che di destro incrocia beffando Ochoa. C’è però un evidente errore del guardalinee che non vede il fuorigioco di Olivera sul passaggio di Di Lorenzo. Da protocollo VAR l’errore non può essere corretto perché nello sviluppo dell’azione la Salernitana ha riconquistato palla e completato due passaggi. Il portiere messicano si rifà alla grande poco dopo quando respinge in angolo un tiro insidioso di Politano. Col passare dei minuti il Napoli ha il pieno controllo del risultato, ma la Salernitana tiene botta, riuscendo a creare alcune buone occasioni senza però concretizzare l’ultimo passaggio. Una di queste capita sui piedi di Legowski che, al termine di un’azione confusa nell’area partenopea, conclude a rete debolmente senza impensierire Meret. Nel finale di primo tempo il Napoli spreca l’opportunità di raddoppiare con Raspadori, lesto a controllare e girarsi in area trovando la respinta di Ochoa.
La ripresa si apre con lo stesso copione del primo tempo. Il Napoli parte subito forte con Raspadori che si vede negare la doppietta dai guantoni di Ochoa. I partenopei insistono e poco dopo colpiscono il palo esterno con il sinistro a giro di Politano. La Salernitana non riesce a reagire e al 58′ rischia di capitolare per la seconda volta, quando uno svarione di Fazio favorisce Zielinski che scarica all’indietro per Raspadori, il quale tocca per Politano; il tiro dell’ex Inter è respinto in angolo dalla scivolata di Pirola. Dal corner ci prova Zielinski trovando ancora una volta un reattivo Ochoa. Il Napoli controlla comodamente il vantaggio e Garcia decide di sostituire Raspadori e Kvaratskhelia inserendo Simeone ed Elmas. Inzaghi, invece, prova a dare la scossa ai suoi inserendo Bohinen, Stewart, Daniliuc, Kastanos e Botheim per una Salernitana super offensiva. Nel tentativo di raggiungere il pareggio, i granata concedono ampi spazi ai contropiedi del Napoli che all’82’ mette in ghiaccio il derby con Elmas. Nel recupero i campioni d’Italia in carica hanno l’occasione per calare il tris su un contropiede 4 contro Ochoa, ma Simeone, servito in fuorigioco, manda clamorosamente in curva dopo aver superato il portiere messicano. Al triplice fischio è palese la delusione del pubblico di casa che lascia lo stadio nella più totale indifferenza. Brutto segnale da parte dell’ambiente granata che sembra ormai rassegnato alla retrocessione. Festeggia, invece, la tifoseria partenopea che vede la propria squadra restare in scia al treno di testa.