Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha così parlato in vista di Fiorentina-Juve in programma domani alle 20:45, oggi il Prefetto deciderà se dopo l’alluvione si giocherà o meno:
“Volevo solo esprimere la mia vicinanza ai familiari delle vittime dell’alluvione in Toscana e la vicinanza alle persone che hanno subìto danni e disagi. Credo che sia molto più importante della partita”.
Quanto è importante la partita di domani?
“È sempre una bella partita per gli sfottò che ci sono fra le due squadre, soprattutto le due tifoserie. Giocare a Firenze è sempre stimolante, troveremo una squadra forte anche se viene da due sconfitte. Una squadra propositiva, per uscire con un risultato positivo bisogna fare una bella partita sotto tutti i punti di vista”.
McKennie sulla destra con l’infortunio di Weah?
“Sposterò molto probabilmente McKennie sulla destra, altrimenti giocheremo in un modo diverso però la squadra ha delle certezze e su quelle bisogna andare avanti”.
Verrà confermato Kean che è in un buon momento?
“Kean è in un buon momento, è cresciuto tecnicamente, fisicamente e a livello mentale. Deve crescere ancora, sono molto contento che sia tornato anche in Nazionale e quindi ha raggiunto un altro obiettivo. I giocatori che ho davanti stanno tutti bene, sanno che sono tutti impegnati indipendentemente da chi parte dall’inizio e chi entra dalla panchina. Se davanti facciamo le cose buone ne trae beneficio la squadra. Chi gioca lo deciderò dopo l’ultimo allenamento di oggi”.
Cambiaso può giocare titolare?
“Ora che manca Weah Cambiaso potrebbe giocare anche a destra. A sinistra Cambiaso, Kostic e Iling sono tutti in buona condizione. Magari ci sarà bisogno che uno fra Cambiaso e Iling possa addirittura fare il centrocampista”.
Quali insidie ci sono dal punto di vista offensivo nella squadra di Italiano?
“È una delle squadre più attrezzate del campionato perché hanno una buona rosa con giocatori tecnici e fisici. Credo che sia un’antagonista nella lotta per i primi quattro posti, quest’anno hanno allestito davvero un’ottima squadra. Hanno Nico Gonzalez che è un giocatore importante, i due centravanti attaccano bene la profondità e hanno fisicità. Hanno Kouamé a sinistra, Bonaventura che sta facendo cose straordinarie, Arthur, che non avevo nessun dubbio, si è ripreso bene dall’infortunio e sta facendo molto bene. Sappiamo che sarà una partita molto difficile contro una squadra tecnicamente molto valida”.
Chiesa torna per la prima volta a Firenze, come l’ha visto?
“Sta meglio, si è allenato poco per 20 giorni nel periodo della Nazionale. Ora sta meglio, quando è entrato col Verona ha creato situazioni importanti. Abbiamo un reparto d’attacco che ci deve dare molto in termini di gol e di gioco”.
Un giudizio su Soulé?
“Non avevo nessun dubbio che avrebbe fatto molto bene a Frosinone, già aveva fatto bene qui l’anno scorso, ricordiamoci le belle partite che aveva fatto sia da titolare che da subentrato. Però aveva bisogno di giocare, tenerlo un altro anno qui a fare poche partite sarebbe stato deleterio sia per il valore patrimoniale della società sia per il ragazzo. Poi l’anno prossimo vedremo”.
Che consigli dà a Vlahovic e Chiesa?
“Non ne devo dare, l’importante è che si mettano a disposizione della squadra e che facciano delle buone prestazioni. Sappiamo che per continuare su questa strada dobbiamo lavorare molto forte e duro. Dobbiamo lavorare sui nostri limiti, essere molto compatti, diventare un gruppo, una squadra granitica. Siamo sulla buona strada ma quello che abbiamo fatto finora, che sono solamente 10 partite, non basta per arrivare all’obiettivo finale che è quello di giocare la Champions l’anno prossimo”.
Quanto può essere importante per Chiesa e Vlahovic sapere che sono fondamentali per la squadra sin dall’inizio?
“Loro sanno che sono importanti non per questa partita ma per la Juventus, come tutti gli altri giocatori. Non è una questione di essere importanti per questa partita. Dobbiamo giocare di squadra, ognuno deve mettere gli obiettivi personali al servizio della squadra perché come di solito succede se otteniamo gli obiettivi di squadra tutti abbiamo vinto, altrimenti non c’è uno che vince e uno che perde. Dobbiamo avere un profilo molto basso, parlare poco e correre molto”.
Non subite gol da cinque partite. C’è qualcosa a cui bisogna stare attenti alla Fiorentina nel dettaglio?
“Bisogna fare una partita di grande rispetto, sopratutto in casa è una squadra che produce molto. La Fiorentina viene da due sconfitte e domani gioca in casa con la Juventus, troveremo una squadra che ci darà molto filo da torcere, aggressiva e servirà una gara di grande intensità fisica. Per avere una buona difesa all’interno della partita serve che tutti diano una mano, a partire dagli attaccanti che sono i primi che devono correre altrimenti siamo costretti ad abbassarci. Se fai una buona difesa fai un buon attacco e se fai un buon attacco fai una buona difesa. Quindi bisogna fare sia un buon attacco che una buona difesa”.
Un punto sugli infortunati?
“De Sciglio credo che tra un mese potrà iniziare ad allenarsi con la squadra, sarà un rientro importante. Più probabile che rientri prima Alex Sandro di Danilo. Abbiamo fatto un controllo sulla piccola lesione che ha avuto Danilo e non è ancora a posto. Visto che è una lesione molto profonda, anche se piccola, inganna perché non dà dolore ma può creare molto danno se non recuperi nei tempi giusti. Allora parlando con Danilo e con i dottori, evitando richieste ulteriori visto che non è ancora messa a posto la lesione, credo che ritarderà e che rientrerà dopo la sosta. Speriamo di riaverlo con l’Inter”.
Ci sono sentori che la partita possa essere rinviata?
“Non lo so, ci sono organi di competenza che decideranno. Noi oggi ci alleniamo e poi partiamo per Firenze. L’importante è che la partita si svolga in una situazione di normalità, per quello che potrà essere”.
Si è parlato di una Juve diversa a inizio stagione: è stato un abbaglio?
“È una Juve che ha alternato buone partite ad altre meno buone a seconda anche dell’avversario. Noi lavoriamo tutti i giorni per crescere, per migliorare, per avere una squadra solida e granitica in tutti i settori del campo. Dobbiamo migliorare la percentuale realizzativa perché anche l’altro giorno con il Verona credo che abbiamo fatto 28 tiri in porta con 12 occasioni da gol e abbiamo segnato solamente al 97°, su questo bisogna migliorare nella precisione e nell’efficacia di squadra. E continuare a migliorare sulla fase difensiva perché nel calcio si fa presto a distruggere tutto quello che stiamo costruendo. La nostra forza deve essere quella della compattezza da avere da qui a fine stagione perché è un anno importante per portare di nuovo la Juventus a giocare la Champions”.
Dove deve migliorare ancora Miretti?
“Fabio deve fare gol. Va al tiro spesso, gli capitano situazioni favorevoli, anche l’anno scorso. Ma questo è successo a tanti giocatori giovani che poi magari quando si sbloccano riescono a fare gol. Fabio è un giocatore che ha tiro, l’altro giorno quando è entrato ha dato imprevedibilità perché è un giocatore che si muove, che riceve il pallone fra le linee. Però è un giocatore che deve fare ancora esperienza nonostante abbia già più di 50 presenze nella Juventus, è un giocatore di futuro e di grande affidabilità”.
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