L’Empoli vince con merito al Maradona e manda all’inferno il Napoli di Garcia. Dopo due ko consecutivi, i toscani sono tornati al successo nella partita forse più difficile, grazie alla prodezza di Kovalenko al 91′. Il tecnico Aurelio Andreazzoli analizza così la prova dei suoi ragazzi ai microfoni di Sky Sport. Riportiamo di seguito le sue parole.
Cinque vittorie in sei partite contro il Napoli. Oggi voi l’avete sempre voluta giocare…
“La soluzione è molto semplice, non c’è altra strada se non quella di giocare a calcio. Noi dobbiamo essere questi, io sono questo. La squadra deve prendere l’odore dell’allenatore. Se siamo questi possiamo infastidire chiunque. Quando giochi contro il Napoli tenti di abbassare le loro qualità e dare il massimo. Ma è stato lo spirito a fare la differenza. Abbiamo sempre avuto la voglia e la speranza di vincere“.
Se c’è uno che può codificare questo Napoli è Andreazzoli, il più vicino a Spalletti. E fra l’altro ha anche lavorato con Garcia. Ha visto un Napoli con grandi difficoltà, è sorpreso?
“Le analisi delle sconfitte cercano sempre il motivo per cui una squadra non ha fatto bene, la più titolata. Io credo che noi abbiamo tentato in tutte le maniere ciò che avevamo preparato. Lo abbiamo fatto bene, il gol lo volevamo fare e lo avevamo preparato. Siamo stati premiati, ci vuole anche la buona sorte. Questo fa parte del gioco, molte volte non ci è andata bene, oggi invece sì. Al di là del Napoli in difficoltà, credo che la potenzialità rimanga“.
Come mai hai tolto Fazzini che era stato il migliore con Ranocchia?
“E’ una questione di energie. Fazzini è stato bravissimo, anche Ranocchia. Ma questo non toglie che a un certo punto aveva dato tutto e siccome avevo altri calciatori in crescita ho voluto premiarli. Ho inserito qualità e energia. Kovalenko lo ha dimostrato“.
Come hai ribaltato l’umore di questa squadra? Non avete subito gol contro Fiorentina e Napoli…
“Bisogna rispettare le qualità e le caratteristiche della rosa. Se trovi la chiave d’ingresso e i ragazzi ci credono diventa tutto più facile. Il dato di fondo è andare verso il gioco, non solo smussare gli spigoli“.
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