La Nazionale italiana di Luciano Spalletti venerdì 17 novembre affronterà la Macedonia del Nord all’Olimpico di Roma. Un avversario ostico per gli azzurri che “vedono i fantasmi” del playoff per la qualificazione ai Mondiali in Qatar, 1-0 dei macedoni e Italia all’inferno. Due mancate partecipazioni da parte della Nazionale italiana, due batoste continue. Ma oggi, dopo l’addio di Roberto Mancini, in panchina siede il mister toscano e domina la voglia di non fallire, in una partita in cui l’Italia è obbligata a fare risultato per andare ad Euro24 è tanta, al pari della pressione che avvertono quei ragazzi. Un gruppo comunque rinnovato, giovane, con qualche veterano a fare da guida. Due nomi? Jorginho e Bonaventura, due senatori del centrocampo della Nazionale italiana, il primo già convocato e protagonista anche nelle notti più buie, il secondo recentemente tornato dopo un inizio di stagione formidabile con la Fiorentina.
Il ct della Nazionale italiana ha nel 4-3-3 il suo marchio di fabbrica, modulo collaudato a Napoli, decisivo per la vittoria dello scudetto lo scorso anno. Ed oggi, modulo di gioco sul quale punta per l’Italia, i calciatori che ha convocato sono sicuramente funzionali a questa sua idea calcistica. Da sottolineare comunque, i tanti giocatori dell’Inter chiamati, loro forse un po’ penalizzati, essendo abituati con Inzaghi a schierarsi con il 3-5-2. La probabile formazione dell’Italia contro la Macedonia del Nord potrebbe essere proprio la seguente:
ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Acerbi, Bastoni, Dimarco, Barella, Jorginho, Bonaventura, Berardi, Scamacca, Chiesa.
Qui di seguito andiamo ad analizzare nel dettaglio un po’ di numeri dei calciatori che potrebbero partire come titolari in Italia-Macedonia del Nord. Prendiamo un po’ in considerazione anche il momento che stanno vivendo nei loro rispettivi club ed i numeri della propria stagione nei campionati.
Donnarumma: Il portiere della Nazionale non ha avuto un ritorno semplice a San Siro in Champions League in Milan-PSG, sconfitta per i francesi e clima difficile durante il match. I suoi ex tifosi, che mai lo perdoneranno, gli hanno lanciato molteplici “Dollarumma”. In Ligue 1, dopo 12 partite ha subito in media 0.8 gol a partita, 79% di parate effettuate per gara, 0/2 rigori parati.
Di Lorenzo: Il Napoli sta vivendo un inizio di stagione complicato, proprio oggi è stato ufficializzato il cambio in panchina (Garcia out, Mazzarri in). In 12 partite giocate in Serie A, il capitano dei partenopei ha segnato 1 gol e realizzato 3 assist, un numero ben superiore agli assist previsti (xA) del 1.50. Media di tocchi a partita pari a 75.4, 2 le grandi opportunità create. Precisione dei passaggi pari all’85%. Ben 4 volte è riuscito a mantenere la porta inviolata, media di 4.7 palle recuperate a partita.
Acerbi: Il difensore fa parte del muro di ferro dell’Inter di Inzaghi, insieme agli altri tre che giocano anche in Nazionale, vale a dire Bastoni e Dimarco. Egli fa parte di uno dei senatori dell’Italia, ha 35 anni e dunque di certo non gli manca l’esperienza. Fino ad oggi in nerazzurro ha giocato 9 partite, segnato 1 gol e messo a referto 1 assist. Media di 70.3 tocchi per match, 89% di precisioni nei passaggi effettuati. Ma non solo, ha contribuito a mantenere la porta inviolata ben 5 volte. Media di 4.3 palle recuperate a partita.
Bastoni: Il 24enne è abituato alla corte di Inzaghi a giocare nella difesa a tre, ma in Nazionale come i suoi compagni di squadra sta cercando sempre più di adattarsi al 4-3-3 di Spalletti. In Serie A fino ad ora ha giocato 9 partite, media tocchi pari a 71.3 per match, 6 le grandi opportunità da lui create. 89% di precisione nei passaggi, 70% nelle palle lunghe, sempre pronto ad innestare i suoi attaccanti. Ha contribuito a mantenere la porta inviolata in 5 partite. Media di 4.4 palle recuperate a parttita. 60% di contrasti vinti a terra, 59% di quelli aerei.
Dimarco: Il terzino fino ad oggi ha collezionato 11 presenze, media di 70′ per match; 2 i gol fatti, 4 gli assist. 54 tocchi a partita, 7 le grandi opportunità create. 87% di precisione nei passaggi, 81% di precisione nei passaggi corti. 3.5 le palle recuperate a partita, 1 suo errore ha portato ad un gol degli avversari. Fino ad oggi solo 33% di dribbling riusciti.
Barella: Il centrocampista, anch’esso milita nell’Inter. Fino ad oggi in nerazzurro conta 12 presenze, media di 75′ per match, 1 assist realizzato, al di sotto di quanto previsto (xA) 1.53. 1 grande opportunità creata, precisione nei passaggi pari all’86%. Media di 4.8 palle recuperate a partita, 57% di dribbling riusciti.
Jorginho: Il centrocampista dell’Arsenal, quest’anno anche capitano dei Gunners, in Premier League fino ad oggi ha giocato 9 partite, solo 4 dal 1′ (media di 44′ a partita), solamente negli ultimi tempi si sta guadagnando sempre più minuti in campo. In media effettua 40.4 tocchi a gara, precisione nei passaggi pari al 92%, media di 2 palle recuperate per match, 62% di vittoria nei contrasti a terra.
Bonaventura: Il centrocampista marchigiano sta vivendo una seconda giovinezza a Firenze, suo il gol del momentaneo 1-0 della Fiorentina al Franchi contro il Bologna nell’ultima giornata di Serie A. Una perla. Un brillante inizio di stagione il suo, ha già battuto dopo 12 giornate il record personale gol/assist dello scorso campionato. Il 34anne fino ad ora a giocato 12 partite, media di 75′ per match, 5 i gol fatti (uno ogni 181′), media di 1.8 tiri effettuati a partita, 2 gli assist collezionati. Media di 49.3 tocchi a partita, 1 grande opportunità creata. 85% di precisione nei passaggi, 57% nelle palle lunghe. 4 le palle recuperate a partita, 58% di dribbling riusciti.
Berardi: L’esterno in questa Serie A ha giocato 10 partite, 5 i gol realizzati (uno ogni 178′), media di 3 tiri a partita, 1 grande occasione da rete mancata, 2 gli assist a referto. 3 le grandi opportunità create, 2 i passaggi decisivi a partita. 71% di precisione nei passaggi. Media di 4 palle recuperate per gara.
Scamacca: L’ex attaccante di Sassuolo e West Ham, in questa stagione in Serie A con l’Atalanta ha giocato 9 partite, 5 dal 1′ (media di 56′ per match), 5 i gol realizzati (uno ogni 100′), media di 2.9 tiri per partita, 1 assist firmato, 1 grande opportunità creata. 60% di dribbling riusciti a partita.
Chiesa: Un avvio di stagione non semplice per il 7 della Juventus, fino ad oggi 11 partite giocate (9 da titolare), 4 i gol segnati (uno ogni 194′), media di 2.3 tiri a partita, 5 le grandi occasioni da rete mancate. 76% di precisione nei passaggi, media di 2.3 palle recuperate a gara.
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