Skriniar, frecciata all’Inter: “Come sto? Sono dove volevo essere”

Photo LiveMedia/Fabrizio Carabelli Milan, Italy, August 20, 2022, italian soccer Serie A match Inter - FC Internazionale vs Spezia Calcio Image shows: Milan Skriniar of FC Internazionale looks on during the Serie A 2022/23 football match between FC Internazionale and Spezia Calcio at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on August 20, 2022 LiveMedia - World Copyright

Scrive Sportmediaset, Milan Skriniar, intervistato dai canali ufficiali del PSG, lancia un messaggio d’amore al suo attuale club con una frase che, però, sembra anche una frecciata all’Inter: “Come sto? Mi sento davvero bene. Finalmente sono dove volevo essere e ho lavorato davvero duramente per questo”. Probabilmente il difensore slovacco si riferisce al mancato trasferimento avvenuto lo scorso gennaio, quando sembrava che i nerazzurri, pur di non perderlo a zero, avrebbero potuto aprire alla cessione a stagione in corso. Poi, per non indebolire la rosa a disposizione di Simone Inzaghi, l’Inter decise di non procedere perdendo Skriniar, che aveva scelto di non rinnovare il contratto in scadenza, a parametro zero a luglio. Di sicuro non sono parole distensive, sullo stesso tono di quelle rilasciate prima della sfida di Champions League tra PSG e Milan: “Marotta dice quello dice (sul mancato rinnovo, ndr), io non voglio creare casini e polemiche, io so come è andata e lo sa anche il mio agente. Non è il momento di parlare, non voglio creare casini”. 

Skriniar ha poi parlato delle differenze tra il calcio italiano e quello francese: “In Ligue 1 ci sono tanti giocatori forti, veloci, fisici. In Serie A c’è un calcio più tattico mentre qui ci sono più uno contro uno contro giocatori forti, quindi non sono facili da affrontare”. Trovata subito l’intesa con Marquinhos: “Parla anche italiano e quindi ci siamo capiti fin da subito: andiamo molto d’accordo e questo è un bene. Per me è uno dei migliori difensori centrali al mondo, lo pensavo da prima di arrivare qui”.

Infine, sulle richieste di Luis Enrique: “Vogliamo avere la palla e controllare la partita. È lo stile di gioco ideale perché quando hai il possesso, il tuo avversario deve correre senza palla per provare a riconquistarlo e si stanca”.

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