L’attaccante del Lecce, Roberto Piccoli, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’attaccante di proprietà dell’Atalanta ha parlato del suo ultimo gol, un rigore molto discusso in pieno recupero, contro il Bologna che è valso un punto importante e delle esperienze della sua carriera: “Sapevo quanto pesava quel pallone, ma ero tranquillo ed è stato bellissimo. In passato, a La Spezia sono stato sfortunato perché ho subito due infortuni ai flessori. A Verona è stato forse il periodo più difficile. Invece, ad Empoli è andata bene. Finora ho avuto la fortuna di essere allenato da tre allenatori top: Gasperini, Italiano e D’Aversa. Il mio idolo è Christian Vieri: potenza, fisico, cattiveria e gran botta. A Lecce sto bene. Oggi è difficile dire se potrò restare qui a lungo, anche se mi piacerebbe. Non programmo mai, sono dell’Atalanta e a queste cose pensa il mio agente Beppe Riso che mi dà garanzie. Sicuramente sto lottando per impormi, per dare tutto me stesso, per il Lecce e per i tifosi. Corvino mi ha chiamato e mi ha convinto, so che è un fenomeno”.
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