Viola, altri due punti buttati via. Italiano-Beltran, a questo punto è una ripicca. E se mettessimo Quarta centravanti?

di Stefano Borgi

Cantava Vasco Rossi: “fottitene dell’orgoglio, ne ha rovinati più lui del petrolio”, più meno la colonna sonora del rapporto tra Vincenzo Italiano e Lucas Beltran. Giochi a Roma, non rischi le due punte, ok. Esce Dybala e pensi, è il momento di Beltran tanto loro non ripartono… niente: entrano Nico, Sottil, di Beltran non c’è traccia. Viene espulso Zelewski, Roma in 10, vai Lucas scaldati… ancora nulla. Addirittura Italiano stramba sul 3-5-2 (quindi le due punte si possono mettere), ma al posto di Kayode entra Maxime Lopez e avvicina Kouame a N’Zoka. Beltran? Vade retro, anche se alla fine Italiano ha effettuato tre cambi su cinque (erano finiti gli slot, stendiamo un velo). A questo punto come lo possiamo chiamare? Orgoglio? Amor proprio? Ripicca? Che brutta parola, io vado contro il mio interesse e contro l’interesse di chi mi paga solo per non dar ragione agli altri: metti Beltran, metti Beltran insieme a N’Zola, gioca con le due punte… no, no e poi no. Non te la darò mai vinta, il mio orgoglio avanti a tutto. Siamo troppo cattivi? Stiamo esagerando? Può darsi. Fatto sta che si sono persi altri due punti, e le occasioni perse (Lecce, Frosinone, Milan, Juve, Lazio, Roma) cominciano ad essere tante. Troppe.

A proposito di punte: il solito Martinez Quarta perde Lukaku e prendiamo gol. Il solito Martinez Quarta stacca di testa e pareggia la partita. E nel finale il “solito” Martinez Quarta si eleva su tutti e impegna Rui Patricio con una parata miracolosa. Risultato? Martinez Quarta è migliore come attaccante che come difensore. Ergo, mettiamo Quarta centravanti? Ok, è una provocazione, una battuta, però se lo spessore offensivo viola risulta questo (e temiamo sarà questo fino alla fine) fossimo in Italiano ci penseremmo seriamente. A meno che a gennaio qualcuno…

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