Il Napoli non è più quello dello scorso anno e Giacomo Raspadori, che vive la situazione dall’interno, ha provato a spiegare il perché in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Non credo ci sia qualcosa di particolare. Penso sia fisiologico, dopo la vittoria dello Scudetto. Non è un alibi, ma l’anno scorso è stato emotivamente dispendioso, non siamo abituati a vincere, non abbiamo sempre la cattiveria che discende da quella convinzione. Dobbiamo ritrovarla, ci stiamo lavorando. Siamo una grande squadra. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo mai”.
Raspadori parla anche dei tecnici avuti in carriera: “Sono stato fortunatissimo, ho trovato sempre allenatori di alto livello, anche dal punto di vista umano. Se devo dirne uno, non posso che ricordare Roberto De Zerbi. Lui mi ha fatto esordire in A e mi ha sempre dimostrato una fiducia incondizionata. A un certo punto si pensava fosse giusto che andassi in prestito in Serie B. Lui si oppose, mi ha sempre voluto al centro dei suoi progetti. Con De Zerbi mi sono reso conto delle mie possibilità. Se non avessi incontrato uno come lui, il mio destino forse sarebbe stato differente”.
Fonte: TMW
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