Per il quarto anno consecutivo, l’Inter giocherà i tempi supplementari in un ottavo di finale di Coppa Italia. La tradizione nerazzurra si conferma anche col Bologna, che ringrazia Lautaro Martinez per il rigore fallito e Federico Ravaglia per gli ottimi riflessi che tengono in corsa la squadra di Thiago Motta. A Simone Inzaghi, viceversa, non basta buttare nella contesa i titolari, compresi Thuram e Barella: lo zero a zero regge anche alla prova del novantesimo, per conoscere la rivale della Fiorentina nei quarti di finale bisognerà attendere l’extra time.
Meglio l’Inter ma non basta per superare Ravaglia: 0-0 all’intervallo. I padroni di casa raccolgono l’input di Inzaghi, che a differenza di Motta ha limitato il turnover: la prima occasione è di Arnautovic, che fa cilecca. Ravaglia si rende protagonista su Bisseck prima e Klaassen poi, la parata migliore arriva alla mezz’ora: uno strepitoso riflesso sulla girata in corsa di Frattesi, imbeccato da Carlos Augusto.. Il 4-2-3-1 fluido del Bologna chiude gli spazi ai nerazzurri e riesce persino a portare palla in area: Fabbian tenta il gol dell’ex e sfiora il capolavoro, ma non va. Nel finale, Urbanski e Lykogiannis rischiano la frittata, con il greco costretto a spendere il giallo per fermare Lautaro: 0-0 all’intervallo.
Lautaro sbaglia dal dischetto: supplementari. È ancora Arnautovic a mischiare le emozioni di San Siro – 63 mila spettatori, è record per un ottavo di finale di Coppa Italia – nel corso del secondo tempo, divorandosi un altro gol dopo l’errore di Aebischer e il suggerimento di Asllani. All’ora di gioco l’Inter ha la miglior chance possibile: Corazza intercetta col braccio largo un corner interista, il VAR chiama La Penna al monitor e il rigore è inevitabile. Dal dischetto si presenta Lautaro, che si fa parare dall’ottimo Ravaglia il settimo rigore su venti tirati in carriera con la maglia di club. È la molla che fa scattare in campo i titolari di Inzaghi: dentro Thuram, Barella e Dimarco. Tikus sgomma e mette in difficoltà la retroguardia felsinea, la miglior occasione capita però a Dimarco: Ravaglia c’è sempre. Il forcing nerazzurro, mentre Motta butta dentro Zirkzee ma il Bologna non costruisce più molto, non basta a sbloccare il risultato.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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