Esonero Pioli-Milan? Gazzetta: “La società è furibonda, queste sono ore bollenti e cruciali”
Scrive Gazzetta, il Milan mai come stamattina riflette sulla posizione di Stefano Pioli. La trasferta di Salerno, nonostante il 2-2 di Luka Jovic nel finale, ha colpito i tifosi, gli osservatori neutrali e anche il club: squadra slegata, alcune stelle senza il sacro fuoco, il trentesimo infortunio della stagione. La classifica resta rispettabile – terzo posto, anche se l’Inter è lontana… – ma i messaggi mandati nell’ultimo periodo sono molto preoccupanti. Il Milan, come già detto, ha sempre avuto l’intenzione di continuare con Pioli almeno fino a giugno ma il calcio è così, presenta un esame ogni tre giorni e pensare a lungo termine è utopia.
La svalutazione della rosa è l’elemento centrale della riflessione. Gli infortuni in serie tolgono al Milan i suoi migliori giocatori e condizionano i risultati con conseguenti perdite economiche, vedi eliminazione in Champions. La serie di problemi muscolari – oltre 20 in cinque mesi – è un caso unico in Italia e probabilmente in Europa, troppo evidente per non essere centrale nell’analisi. Pioli e il suo staff sono logicamente ritenuti responsabili – non gli unici, ma tra i responsabili – e all’orizzonte si vede già qualche cambiamento. Quasi sicuramente nella squadra dei fisioterapisti, forse anche oltre. Inoltre, vedere giocatori senza il sacro fuoco, come Rafa Leao e Theo Hernandez ieri sera, preoccupa molto. Non per caso Cardinale nel messaggio di auguri di Natale si è detto insoddisfatto: “Come tutti voi, non sono soddisfatto della nostra attuale posizione in A o della Champions League, ma so che la competizione sportiva è una maratona, non uno sprint, e che la continuità e la coerenza sono virtù”. A margine, non avrebbero convinto anche alcune dichiarazioni remissive di Pioli nel post-partita a Salerno.