Scrive TMW, Luca Marelli, commentatore arbitrale di Dazn, ha analizzato la direzione arbitrale di Matteo Marcenaro in Inter-Lecce, finita sul risultato di 2-0 in favore dei padroni di casa. Due i temi caldi: la punizione per fallo di mani di Joan Gonzalez che ha portato al primo gol di Bisseck e poi il rigore per tocco di braccio di Carlos Augusto, inizialmente assegnato al Lecce e infine tolto al monitor.
La punizione dell’1-0 andava assegnata?
“Partiamo dalla punizione che porta alla prima rete dell’Inter. Ci sono state proteste incrociate: il Lecce sosteneva che non ci fosse fallo, l’Inter voleva addirittura il secondo giallo per Gonzalez. Io sono più per la prima ipotesi, per me non è un fallo da fischiare: il braccio è vicino al corpo ed è una carambola col corpo. In ogni caso non c’era un’azione potenzialmente pericolosa quindi la seconda ammonizione non ci sarebbe stata”.
Giusto togliere il rigore inizialmente dato al Lecce?
“È un abbaglio grosso di Marcenaro, che si è fidato dell’istinto: è stato bravo nel vedere il tocco di braccio se vogliamo, che però non è punibile. È stato chiamato subito al monitor, il braccio era dietro la schiena e il tocco c’è ma non può essere considerato punibile: aumenta il volume del corpo, ma è in una posizione naturale. Fosse stato il braccio davanti al corpo, sarebbe stato diverso”.
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