Scrive TMW, nel corso dell’intervista rilasciata a Libero, incentrata in gran parte sul ricordo di Gianluca Vialli, scomparso un anno fa, Roberto Mancini è tornato anche sull’addio alla Nazionale italiana e il passaggio alla guida di quella dell’Arabia Saudita. Raccontando che tipo di calcio sta vivendo dalle parti di Riyadh: “È tutto diverso, è un calcio che sta migliorando, visto che arrivano giocatori forti, ma non è una cosa immediata. Serve del tempo per diventare competitiva. Qui si parte dalla base, ma ho trovato un gruppo di ragazzi pronti a migliorare”.
È la sfida più difficile che ha dovuto affrontare nella sua carriera d’allenatore?
“Sì, senza dubbi, ma allo stesso tempo è sicuramente anche la più avvincente e stimolante”.
Si aspettava tante critiche dopo l’addio all’Italia?
“Capisco la reazione dei tifosi, che possono non aver condiviso o accettato la mia scelta, ma sono stati anche condizionati da cose non vere che sono state scritte sui giornali. Questo è quello che mi è dispiaciuto di più: si parla di vita professionale e questo è lavoro, quante volte si viene esonerati dopo un grande lavoro e non se ne parla? Gli allenatori possono essere esonerati, ma possono anche decidere di andare via. È normale, fa parte di questa professione”.
E' successo di nuovo, come con Moggi nel 2006. Arriva una pesantissima penalizzazione e la…
Luis Alberto non ha dubbi su quanto sfumato nel 2020 Luis Alberto, ex giocatore della…
Beltran racconta la sua avventura alla Fiorentina ma anche i suoi compagni e la sua…
Güler vuole rilanciarsi per mostrare il suo potenziale, Napoli la piazza giusta? L'ipotesi di un…
L’arrivo del tecnico francese apre un nuovo capitolo in casa rossoblù, tra dubbi sul cambio…
Purtroppo, è arrivata una notizia che ha spiazzato tutti. Un grande calciatore è costretto a…