Addio a Gigi Riva, 30mila persone fuori la Chiesa di Bonaria. L’arcivescovo: “Corri Gigi, tendi le braccia al cielo”
Scrive Sportmediaset, Gigi Riva ha lasciato un importante segno nella società italiana. La dimostrazione è arrivata nel giorno dei funerali con migliaia di persone che hanno raggiunto l’Unipol Domus per dare l’ultimo saluto al campione che più di tutti ha segnato l’epopea della Nazionale a cavallo fra gli Anni Sessanta e Settanta. Numerose le personalità che sono accorse a Cagliari per omaggiare “Rombo di Tuono” a partire dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina accompagnato dal commissario tecnico Luciano Spalletti dai presidenti della Lega Pro Matteo Marani e della Lega Dilettanti Giancarlo Abete, dall’ex numero uno del Coni Franco Carraro e dai campioni del mondo 2006 Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Marco Amelia, Angelo Peruzzi a cui si sono aggiunti Marco Tardelli e Giancarlo De Sisti.
“Corri Gigi, e tendi di nuovo quelle tue lunghe braccia al cielo. Lo sport e’ un dono del Signore che ci aiuta a vivere meglio. In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva, ma anche, e forse soprattutto, altro. Abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell’uomo, la sua generosita’ e riservatezza, quella profondita’ di amore e dolore, di passione e malinconia, mai gridata, che si lasciava leggere con schiettezza ma mai possedere, che non si poteva ne’ vendere ne’ comprare”. Cosi’ l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Baturi, ha aperto l’omelia durante la celebrazione dei funerali di Gigi Riva, scomparso lunedi’ sera a Cagliari all’età di 79 anni.
Sono trentamila, secondo la Questura, le persone presenti dietro le transenne per l’ultimo omaggio a Gigi Riva. Tra loro ci sono anche i bambini della scuola calcio fondata alla fine degli anni Settanta proprio da Gigi Riva. “Qui – ha spiegato uno degli istruttori Emanuele Cuccu – per fare conoscere anche ai piu’ piccoli l’esempio di questo campione. Ciao Gigi”.