Milan, Giroud: “Con Pioli un rapporto di fiducia reciproca. Ibra sarà di grande aiuto. L’Europa League? Vogliamo provare a vincerla”

Olivier Giroud, numero 9 del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha trattato svariate tematiche legate alla sua carriera in maglia rossonera, a partire dal rendimento ottenuto in questa stagione, sotto la guida tecnica di mister Pioli: “Si può sempre migliorare, è una questione di volontà e l’assist ha sempre fatto parte del mio calcio. Penso che il mio possa essere un buon esempio per i più giovani, perché anche a 37 anni, non si smette mai di crescere. Io al Milan sto bene, ho ricevuto un’accoglienza da sogno, con Pioli e il suo staff c’è un grande rapporto. Quando eravamo nella tempesta gli ho parlato, dandogli sempre il mio sostegno. ‘Ci sono passato anch’io, se hai bisogno ci sono sempre’, gli dissi. Io e il mister abbiamo una relazione di fiducia reciproca: io do sempre il massimo per lui e per la squadra e lui lo sa“. 

Alla domanda relativa a quale sarà il suo futuro, con il contratto che lo lega al Milan prossimo alla scadenza, proprio alla fine di questa stagione, ha dichiarato: “Non so ancora che cosa succederà. Però so che qui mi sento bene e che con questa maglia ho fatto grandi cose. La nostra è una storia d’amore. Con il club non abbiamo ancora davvero affrontato l’argomento rinnovo, più avanti vedremo e decideremo. La cosa più importante è rimanere concentrato sui nostri obiettivi. Interesse dalla MLS? Ci sono anche altri paesi, a fine stagione si apriranno più opportunità e prenderò la mia decisione. Non sarebbe affatto un problema restare qui, anche se la società dovesse acquistare un nuovo attaccante, perché non ho paura della concorrenza. Per me è sempre stata uno stimolo per fare ancora di più, ne ho bisogno“. 

In merito all’ingresso di Zlatan Ibrahimović in RedBird e AC Milan, ha aggiunto: “Ibra è il perfetto link tra RedBird e la squadra, ci connette con la proprietà senza sovrapporsi al lavoro di Pioli. È qui per aiutare, soprattutto sull’approccio mentale e le motivazioni. Parla con noi e ci aiuta. Dice: ‘Se vincete voi, vinco anche io‘. Mi da consigli e mi incoraggia sempre, mi parla prima e durante le partite, all’intervallo. Vuole che io prenda la parola, che aiuti i miei compagni. Lui sa che questo è un gruppo giovane che ha bisogno di esperienza, di giocatori che parlino e diano l’esempio. Mi vuole più leader“. 

L’ex Arsenal e Chelsea, termina parlando degli obiettivi stagionali, di squadra e personali: “I 20 gol in Serie A sono un obiettivo? Se potrò farli, sì. Non mi metto nessuna barriera per i gol. Mi piacerebbe anche arrivare in doppia cifra con gli assist. Lo Scudetto? L’obiettivo è concentrarci sul percorso. Se stiamo bene possiamo provare ad accorciare su Juventus e Inter, che stanno giocando una grandissima stagione. Ad aprile le incontreremo entrambe, una dopo l’altra, dobbiamo arrivarci al massimo. Prima vinciamo e guadagniamo punti, poi parliamo. Per adesso è difficile pensare allo scudettoL’Europa League?  Siamo tra le squadre che possono vincerla, a metà tra outsider favoriti. E’ un trofeo che vogliamo provare a vincere e che manca nella bacheca del club“. 

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