Coppa d’Africa: Gol vittoria al 120′, 3 espulsioni e 4 rigori parati in una partita. Il recap dei quarti di finale
La Coppa d’Africa si avvia verso le fasi più concitate della competizione. Dopo un lungo percorso che ha visto alcune delle principali favorite deludere e salutare in anticipo (Algeria, Marocco e Senegal su tutte) e sorprendenti “underdogs” stupire l’intero continente africano, saranno Costa d’Avorio, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e Sudafrica a giocarsi l’accesso nella finalissima. Ma come è stata raggiunta la qualificazione in semifinale?
NIGERIA-ANGOLA 1-0: Le “Super Eagles” affrontano la sorprendente Angola di Zito Luvumbo (subentrato solo nella ripresa) nella prima partita dei quarti di finale. In avvio di gara l’Angola si rende subito pericolosa su calcio d’angolo, ma il portiere nigeriano Nwabali respinge attentamente. La Nigeria risponde efficacemente al minuto 40′, quando Moses Simon, dopo una percussione sulla fascia sinistra, serve in area il solito Lookman che scaraventa in porta un potente sinistro, chiudendo la prima frazione in vantaggio. Nel secondo tempo la Nigeria continua ad imporre il gioco e cercare la rete della sicurezza, trovata con Victor Osimhen, ma annullata dal VAR per fuorigioco. Lo stesso bomber sarà costretto ad abbandonare il campo in barella dopo alcuni duri colpi, ma rientrerà in campo sulle sue gambe per poi essere sostituito sul finire di partita. Simon, autore dell’assist, viene premiato come MVP del Match e Lookman mette a referto il terzo gol nella competizione, dopo la doppietta al Camerun, trascinando la Nigeria in semifinale.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO-GUINEA 3-1: Gli uomini di Diawara passano in vantaggio al minuto 16′. Mbemba atterra Bayo in area e l’arbitro concede il tiro dal dischetto, l’attaccante del Le Havre non sbaglia e porta i suoi sullo 0-1. I congolesi pareggiano appena 11 minuti dopo con il capitano Mbemba su calcio d’angolo, che si fa perdonare il precedente fallo da rigore. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-1. Nella ripresa l’arbitro assegna un nuovo tiro dal dischetto, questa volta per la squadra di Desabre per fallo di Jeanvier sull’attaccante dello Stoccarda Silas. L’esterno del Brentford Wissa calcia dagli 11 metri e regala il vantaggio al Congo. A chiudere la gara è una punizione dell’ex West Ham Masuaku che spiana la strada verso le semifinali, risultato che mancava dal 2015, quando i congolesi si classificarono al terzo posto.
MALI-COSTA D’AVORIO 1-2 (d.t.s.): I padroni di casa soffrono fin dai primissimi minuti. L’artefice del potenziale disastro è il centrale del Leverkusen, Kossounou, che prima atterra in area Sinayoko, rimediando il giallo e regalando il tiro dal dischetto agli avversari, poi neutralizzato dall’ivoriano Yaya Fofana e successivamente, in chiusura di primo tempo, commette nuovamente fallo, venendo espulso per somma di ammonizioni. La partita la sblocca il Mali con il neoentrato Nene, che piazza un gran destro a giro al 71′ e sembra sgretolare le possibilità di trionfo dei “Les Éléphants“, fino al 90′ minuto, quando l’ala del Brighton, Adingra, appena entrato, buca le mani del portiere maliano portando la partita ai supplementari. La definitiva beffa per il Mali arriva dopo il 120′, quando, in pieno recupero, Seko Fofana calcia dalla fuori area trovando la deviazione di tacco vincente di Oumar Diakité che, già ammonito, si toglie la maglia per festeggiare e viene espulso. Dopo il triplice fischio, il capitano maliano Hamari Traoré si reca dal direttore di gara Adel per protestare un calcio d’angolo non assegnato e, di tutta risposta, il fischietto egiziano lo spinge e lo espelle per proteste. La Costa d’Avorio trionfa, davanti al suo pubblico, nella maniera più rocambolesca e inaspettata.
CAPO VERDE-SUDAFRICA 0-0 (1-2 d.c.r.): L’ultimo quarto di finale in programma vede contrapposte la sorpresa Capo Verde e i “Bafana Bafana” di Hugo Broos. 120 minuti in cui le due squadre cercano di coprirsi per prevenire l’avanzata dell’avversario e che si concludono senza reti. La lotteria dei rigori, però, entrerà a suo modo nella storia, consegnando il portiere sudafricano Ronwen Williams nella leggenda della competizione. I capoverdiani calciano 5 volte dal dischetto e in 4 occasioni l’estremo difensore avversario neutralizza, incluso il rigore decisivo battuto da Andrade. Il Sudafrica sbaglia con Lepasa e Modiba, ma le reti di Mokoena e Mvala risultano sufficienti per il passaggio del turno. I “Bafana Bafana” sono ufficialmente tra le prime 4 d’Africa.