La Costa d’Avorio di Emerse Faé trionfa nella finalissima di Coppa d’Africa contro la Nigeria, davanti al proprio pubblico. Gli ivoriani conquistano il trofeo per la terza volta, ma a consacrarli nella storia della competizione è, soprattutto, il tortuoso percorso che gli “Elephants” hanno affrontato prima di raggiungere la gloria. Soltanto 3 punti nel raggruppamento della fase a gironi, con un terzo posto che avrebbe potuto interrompere le speranze di una nazione intera dopo sole 3 gare. Gli ivoriani vengono ripescati dopo il raffronto tra le migliori terze, ma il c.t. Gasset viene esonerato. Al suo posto l’esordiente Emerse Faé, che guida gli uomini in maglia arancione al trionfo contro il favorito Senegal, campione in carica, soltanto dopo la lotteria dei rigori e salva la Costa d’Avorio ad un passo dall’eliminazione contro il Mali, pareggiando al minuto 90′ e scavalcando gli avversari solo dopo il 120′. Una squadra ricca di talento e giocatori con numerose esperienze nel calcio europeo, come Kessié, Haller, Adingra, Seko Fofana, Ndicka o Aurier, solo per citarne alcuni, ma il cui trionfo sembrava insperato.
Dall’altra parte la Nigeria, l’unica tra le grandi favorite a non aver deluso le aspettative, sventando passi falsi e clamorose disfatte, che con linearità e compattezza ha raggiunto l’atto conclusivo del torneo, trainata dai gol dell’atalantino Lookman e che, nella finale, schierava un tridente tutto “italiano”, composto, oltre che dal gioiello di Gasperini, dal bomber partenopeo Osimhen e dal milanista Chukwueze.
La svolta della partita avviene al 38’, quando il capitano delle “Super Eagles” Troost-Ekong, svetta più in alto di tutti su calcio d’angolo insaccando in rete. L’ex Udinese e Salernitana aveva già punito la Costa d’Avorio quando le due squadre si affrontarono nella fase a gironi. Nella ripresa i padroni di casa provano a ribaltare le sorti del match, riuscndo a pareggiare, ancora grazie ad un calcio d’angolo: Franck Kessié, lasciato solo sugli sviluppi del corner spinge indisturbato il pallone che rimette il match in equilibrio. A 10 minuti dal 90′, Adingra mette il pallone in area di rigore dalla sinistra, trovando la deviazione vincente di Sebastien Haller, che anticipa Troost-Ekong e regala il gol vittoria ai suoi.
Lo Stadio Olimpico “Alassane Ouattara” esplode di gioia, le telecamere inquadrano un’incontenibile Didier Drogba e il triplice fischio certifica il ritorno dei ragazzi in maglia arancione, 9 anni dopo, sul tetto d’Africa.
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