Il calcio è semplice, basta seguire le regole. In campo vanno i calciatori e non gli allenatori

Editoriale di Stefano Borgi

Lo so, siamo anziani. Anzi, siamo proprio vecchi. E per questo, quasi come un mantra, ricordiamo un famoso adagio: “datemi un portiere, un centravanti, e vi farò la squadra”. Allora… non siamo certi dell’autore originale (Rocco? Herrera?), di sicuro sappiamo che chiunque fosse… non sbagliava. Anzi, aveva ragione. Si ha un bel dire dei terzini che spingono, dei centrocampisti che impostano, delle punte che pressano, che recuperano… Per dirla tutta: i terzini difendono, punto. I centrocampisti organizzano, altro punto. Gli attaccanti segnano, punto, due punti, punto e virgola. Senza orpelli e/o aggiunte varie. Ecco, oggi contro il Frosinone,Terracciano ha parato e Belotti ha segnato. Portiere e centravanti. Risultato finale? Fiorentina-Frosinone 5-1, e come disse il maestro… tutto il resto è noia. Si fa per dire, si fa per parlare certo, non sempre finirà così. Ma le regole sono poche e semplici… basta seguirle. E tacere.

Altre osservazioni: il Frosinone è (stato) troppa poca roba per essere considerato un avversario credibile. Mercoledì a Bologna, domenica ad Empoli, quelli si che saranno avversari. La Fiorentina risponde con i rientri di Arthur, Bonaventura (già bene oggi col Frosinone) e Gonzalez. Ricordiamo che la mancanza di Arthur, Bonaventura e Nico nella Fiorentina di Italiano, equivale a (chessò) l’assenza di Van Basten, Gullit e Rijkaard nel Milan di Sacchi. Questo per dire che va bene l’idea, l’impianto, l’identità di gioco, ma se non ci sono i calciatori a far la differenza… Quindi: Bologna senza Calafiori, ma con Orsolini, Salamaekers e Zirkzee in grande spolvero. Fiorentina senza Quarta (e chissene…) ma con Bonaventura, Belotti e Gonzalez di nuovo al meglio. Come dire: 3 contro 3. Come dire: la partita la vinco io (Fiorentina), perché la qualità è dalla mia parte. Nonostante tutto e tutti. Metteteci poi, un Arthur ritrovato, Ikonè recuperato, Beltran centravanti… arretrato, e scoprirete una Fiorentina nuova, arrembante, vincente. Magari con un nuovo trofeo in bacheca. Ma non corriamo troppo… 

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