Riporta TMW, l’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ha parlato a Radio Serie A il giorno dopo la vittoria dei biancocelesti in Champions League contro il Bayern Monaco, soffermandosi anche sulla figura di Ciro Immobile: “Veniva da due esperienze non positive, quando lo abbiamo acquistato dal Siviglia cercava rapporti forti con società e allenatore. Nessuno poteva credere che impattasse in questo modo nella storia della Lazio. Ha avuto una media gol irreale. È sempre stato un attaccante da 25 gol all’anno, ma se ci è riuscito è proprio grazie a questa connessione tra giocatore, allenatore e proprietà.
Non abbiamo mai trattato la cessione di Immobile. Era arrivata un’offerta da 50 milioni da parte di un club cinese, ma cedere uno come lui significa lasciar andare un pezzo di storia di questa società. Adesso sta attraversando un momento difficile, forse non sente più la fiducia e lui ne avrebbe bisogno per rendere a 360 gradi. Per me non è arrivata la sua fine, se lo fai giocare in un certo modo e gli dai i palloni giusti, resta un attaccante da doppia cifra. Se mi fa star male vederlo così? Fa parte del suo mestiere, tanti altri ci sono passati prima di lui, Sarri e Lotito lo stimano. Gli altri devono essere bravi a non metterlo in discussione in determinati momenti”.
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