Simeone croce e delizia nerazzurra: dalla Coppa Uefa al cinque maggio
Dalle numerosi voci di un suo possibile approdo sulla panchina nerazzurra ai tredici anni nell’Atletico Madrid, per una storia d’amore infinita. Domani Diego Simeone tornerà a San Siro da avversario per la seconda volta, dopo la gara sulla panchina del Catania persa per 3-1 ma a salvezza raggiunta.
“Gli ottavi di finale di Champions League potrebbero quindi diventare anche un esame in chiave futura, se e quando l’Inter avrà necessità di cambiare guida. Grazie al lavoro di Inzaghi, i nerazzurri sono una squadra tra le top in Europa e se dovranno scandagliare il mercato lo faranno guardando ai nomi al vertice nel vecchio continente. Simeone fa parte di questa élite, ha esperienza di Inter nell’accezione positiva e negativa. Ha vinto una Coppa Uefa nel ’98 battendo in finale la Lazio, società in cui si è poi accasato strappando uno scudetto proprio all’Inter a un passo dal traguardo (con un suo gol in un celebre Lazio-Inter 4-2 del 2002). Una parabola sportiva che è stata croce e delizia per i nerazzurri”, si legge sul Quotidiano Sportivo.
Dopo anni in cui l’Atletico era solido ma brutto nel modo di esprimersi, adesso la Champions mette di fronte due formazioni forti e vincenti: “Nel frattempo sulla panchina interista è arrivato un vecchio amico di Simeone, un tecnico dalla filosofia differente rispetto al proverbiale pragmatismo del “Cholo“. Se non fosse che la stagione in corso ha messo in mostra un Atletico differente dalle altre annate. Una squadra che in Liga ha segnato solo tre gol in meno del Real (53 a 50) e ne ha subiti dieci in più, Brillante in attacco e non così impenetrabile in difesa. Ha avuto un giorno di riposo in meno a disposizione, ma ha schierato diverse seconde linee col Las Palmas. E nonostante ciò ha vinto 5-0. Una conferma ulteriore della recente metamorfosi”, conclude il quotidiano.
Fonte: TMW