Avalos, l’arbitro denuncia e ci mette la faccia: “Dismissione? Ci rimasi di me**a, voti modificati”. Abodi pronto ad ascoltarlo
Robert Avalos, arbitro che ha militato in Serie A ha deciso di denunciare l’AIA mettendoci però la faccia. Le Iene hanno fatto ascoltare i messaggi vocali che l’arbitro ha mandato a Gianluca Rocchi. Note vocali che denuncerebbero alcuni errori di valutazione che avrebbero portato Avalos ad abbandonare la sua carriera di arbitro in Serie A.
“Sono le scelte che facciamo che dimostrano ciò che siamo, Gianluca”. “Per la seconda volta – dice Avalos- un voto che mi era stato attribuito non corrispondeva alla prestazione dal campo, me l’hanno modificato”.
“Le denunce rappresentano un atto di coraggio da apprezzare, possibilmente da soggetti non incappucciati – dice il presidente della FIGC Gravina – no, non deve aver paura, gli arbitri non hanno nulla da temere anzi noi apprezziamo questo gesto”.
“Perché non devo poter dire che se viene taroccato un voto finisce lo sport, perché?”
Come si arriva alla dismissione di un arbitro?
I voti che prende un arbitro a fine partita sono espressi in numeri decimali, ovvero, 8.20 insufficiente, 8.30 mediocre, 8.40 sufficiente, 8.50 buono, 8.60 ottimo e 8.70 eccellente. A dare voti dagli arbitri in campo è l’osservatore quasi sempre ex arbitro di categorie inferiori a volte affiancati dall’organo tecnico, che ha un peso maggiore a quello dell’osservatore e più determinante ai fini della graduatoria. Chi ha i voti più bassi viene mandato a casa a fine anno.
“A novembre eri in tribuna a ricoprire il tuo ruolo da OT – dice nel vocale Avalos a Rocchi – con molta sufficienza mi hai condannato con un 8.40 per un fuorigioco a definizione tua nella relazione come valutazione errata peccato che a Lissone c’era il più bravo var al mondo e con un assistente internazionale e avevano certificato quello era off side seppur di poco, per esercizio le linee erano state tracciate e il verdetto era presto certificato. Se dico ca**ate credo tu possa controllare”.
“Per la seconda volta un voto che mi era stato attribuito non corrispondeva alla prestazione in campo ed il designatore Rocchi mi mette 8.40 e mi contesta il fuorigioco. Il giorno dopo mi ha detto che era giusto. Lui era OT quindi è insindacabile il suo voto”.
In Brescia-Vicenza, Tavalos manda a Rocchi e ad altri organi della commissione un vocale: “Giornata bella a Brescia dove per fortuna nello spogliatoio ci dice bene a tutti facendo intendere che è stata una partita fatta tutto sommato bene”. Dopo tre giorni l’OT, Elenito Di Liberatore a fine partita rassicurerebbe la terna arbitrale ma dopo tre giorni arrivata un voto più basso di quanto il campo aveva fatto vedere. “Ha palesato incertezza e poca reattività nella lettura degli eventi. Ma quali eventi? Zero fuorigiochi, quello che causa rabbia sono i comportamenti”. Invece dell’8.50 arriva 8.40. “In questa stagione non ho sbagliato una partita – dice Avalos – eppure la graduatoria non dice quello ma questo forse è roba vostra”.
Dopo questo audio di protesta, anche l’8.50 di Copelli diventa un 8.40, che era stato accusato in precedenza, l’ex guardalinee. “Ci sono rimasto di merda, ero in piena zona retrocessione, ero finito”. Avalos farà un esposto alla procura della FIGC che sorprendentemente archivierà il caso. Il Ministro dello Sport Abodi: “Mi sorprende che nessuno sia venuto da noi. Sono disposto ad incontrare Avalos, anche se il tema dell’arbitro è molto soggettivo ma non devono esserci opacità, ad ogni domanda deve esserci una risposta”.
LEGGI ANCHE, L’ARBITRO ANONIMO A LE IENE