Scrive Calcio Totale, Paolo Di Canio a Sky Calcio Club ha anche rivelato un aneddoto ai tempi della Juventus, punzecchiando i dirigenti di oggi e rivelando cosa gli disse Boniperti: “Vado alla Juve, venivo da un quartiere molto popolare, uno che non aveva paura o timore di affrontare un dirigente. Un giorno vengo convocato in sede perché mi doveva parlare Boniperti.
Io mi sono chiesto tante volte cosa avessi fatto, avevo terrore. Tre ore di anticamera alla segretaria ‘Ma perché vuole vedermi il presidente?’. Dopo tre ore entro: “Mi dica presidente, cosa ho fatto?”. Boniperti mi dice: “Dove eri ieri sera?”, ho risposto che ero a cena e sono tornato alle 22.30. Boniperti mi dice: “Troppo tardi”. Cioè stiamo parlando delle dieci e mezza. Era una cosa preventiva quella di Boniperti, io ho avuto il terrore nelle tre ore prima, non volevo restare fuori rosa. Avevo il terrore.
Oggi è un tempo diverso, non voglio fare il vecchio trombone, però adesso i dirigenti sono diventati dei personaggi, sono diventati distratti, non sono più dietro la scrivania. E’ cambiato il tempo, però non possono dire “poverini” riferendosi ai giocatori che hanno scommesso. Non si deve giustificare”.
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