De Laurentiis attacca: “Il calcio in tv deve essere gratis per tutti. Gli agenti sono un cancro”
Scrive TMW, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto al ‘Business of Football Summit’, un evento promosso dal Financial Times che si sta tenendo oggi a Londra. Il numero uno del club azzurro è stato intervistato dal giornalista James Fontanella-Khan e si è espresso così sul momento che sta vivendo il calcio: “Deve essere gratis per tutti. Se vuoi recuperare pubblico devi andare in diretta tv gratis. E tu come imprenditore devi essere quello che sa raccogliere una pubblicità gigantesca. E conta anche come fai vedere il calcio. Non solo negli stadi, che in Italia sono fatiscenti e non confortevoli per il pubblico. Parlo anche della tv: non è possibile che in Formula 1 le immagini mi facciano quasi credere di essere al posto del pilota e nel calcio non sia così. Io vorrei scegliere i miei registri, e dico sempre che l’esempio di come trasmettere una partita è la finale del Mondiale tra Argentina e Francia. Ma il calcio si è invecchiato anche come gioco: bisognerebbe sedersi ad un tavolo e riflettere, ma il nostro è un grande circo in cui non ti puoi fermare a pensare e quindi non puoi ribellarti“, le sue parole riportate da ‘Gazzetta.it’.
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: “Gli agenti sono un cancro del calcio. La classe arbitrale dovrebbe dipendere dai club, con cui dovrebbe dialogare perché non sia una casta ma dei collaboratori – dice dei fischietti -. E non esiste che un arbitro espella un allenatore. Il calcio sembra una barzelletta per questo”.
De Laurentiis ha poi aggiunto un suo pensiero sulla SuperLega: “Sarò favorevole alla Superlega solo se sarà in grado di essere democratica, solo se ci si entrerà per merito e non per pedigree. Loro hanno promesso di essere operativi dal 2025. Chi vivrà vedrà”.
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