Altro estratto del libro di Rafael Leao, “Smile”, che verrà presentato ufficialmente oggi pomeriggio, con il portoghese che, nel capitolo dedicato al Milan, ha spiegato le sue prime settimane in rossonero, con Marco Giampaolo in panchina: “Nella mia carriera al Milan ho avuto due allenatori, o forse solo uno. Tra me e mister Giampaolo non c’era praticamente alcun tipo di rapporto, non ci parlavamo, ero da poco a Milano e per un calciatore come me, a diciannove anni, ambientarsi era la prima sfida da affrontare.
Inizialmente cercavo nello spogliatoio un lessico famigliare, così mi ha aiutato un po’ con la lingua André Silva, l’unico portoghese che c’era in squadra, ma dopo un mese è stato ceduto quindi ho iniziato a legare con altri nuovi calciatori come Ismael Bennacer, acquistato tre giorni dopo di me e che ancora oggi chiamo fratello”.
Leao ha poi proseguito tornando sul rapporto con Marco Giampaolo: “Fin da subito avevo degli obiettivi, ma non è stato facile, il mister non aveva capito come inserirmi in campo e con lui avevo un rapporto freddo; saluti formali all’allenamento e nient’altro, la difficoltà a comunicare che si aggiungeva a quelle della squadra in campo. Giocavamo male, io poco, e dopo qualche partita il mister è stato esonerato. Solo sette giornate ed è cambiato tutto di nuovo”.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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