Di Bello, la moglie interviene in sua difesa: “Accanimento mediatico senza precedenti. Vorrei ricordare che fuori dal campo c’è un uomo”
Scrive TMW, l’arbitraggio di Marco Di Bello in Lazio–Milan continua a generare polemiche. Ad intervenire nell’enorme dibattito mediatico e via social che si è scatenato a partire dal fischio finale del match in poi, è stata la moglie del fischietto pugliese, Carla Faggiano, attraverso una lettera aperta condivisa su Instagram.
Nel messaggio si legge: “Non è facile scrivere rimanendo lucida ed educata, non è facile restare equilibrata e serena. Non è per niente facile, ma devo esserlo per non farmi travolgere e inghiottire da questa tempesta di odio. Non voglio parlare di arbitraggio, non mi interessa parlare di calcio e calciatori, non posso però parlare di sport perché sport non è più: nello sport non c’è spazio per odio e violenza. Invece sono due giorni, e chissà quanti altri ne seguiranno, che su un UOMO si stanno riversando le più indicibili cattiverie e ostilità. È un accanimento mediatico e sociale senza precedenti”.
“Non sono qui per difendere Marco, in quanto capace di poterlo fare da sé. Sono qui per mettermi accanto a lui, per poterlo alleggerire del carico emotivo subito. Sono qui per ricordare che dietro una divisa, fuori dal campo, lontano dalle telecamere, c’è un uomo. Ci sono sacrifici, impegno, dedizione, rinunce, sogni, successi e sconfitte. C’è Marco Di Bello, ci sono la sua forza, la sua dignità e tanto altro ancora che niente e nessuno riuscirà mai a cancellare. ‘Nel mezzo di una difficoltà c’è un’opportunità’. Con Amore! Carla“, concludendo con una citazione di Einstein.