Calvarese a Le Iene: “Io vittima di una guerra politica. Attacco alla sezione di Teramo? Ne ha mandati a casa 3 su 3…”
Scrive Virgilio, l’inchiesta de Le Iene non si ferma e nell’ultima puntata si è parlato di Gianpaolo Calvarese. L’ex arbitro, dimessosi dall’AIA nel 2021, ha confessato a telecamere spente di essere “vittima di una guerra politica”. L’ultima partita diretta da Calvarese prima delle dimissioni è stata Juve-Inter del 2021, quando i bianconeri vinsero grazie a un rigore molto dubbio per presunto fallo su Cuadrado di Perisic. La partita di fatto stravolse la classifica perché consentì ai bianconeri di andare in Champions a discapito del Napoli, finito quinto. “Ho sbagliato – ha detto a Le Iene -. L’arbitraggio è fatto di grigio, agli arbitri dispiace sbagliare”. Poi dà la sua versione in merito all’indagine della Procura dell’AIA sui rimborsi ferroviari taroccati in cui era coinvolto. “In quella stagione non so quanti arbitri sono stati interessati dal procuratore D’Onofrio, che adesso mi risulta abbia preso otto anni per narcotraffico”.
Particolarmente significative alcune rivelazioni di Calvarese, che apparteneva alla sezione di Teramo, a telecamere spente, dunque riprese da Le Iene a sua insaputa. Quando gli viene chiesto se fosse in atto un attacco alla sezione di Teramo, Calvarese non ha dubbi: “Parlano i fatti, come faccio a non pensarlo? Ne ha mandati tre a casa su tre. Io mi sono dimesso, sono andato a Roma. Penso che ci sia anche del politico. È strano che tre arbitri su tre sono andati a casa. È normale, ma è sbagliato quando riguarda un arbitro di Serie A”.
L’ex direttore di gara si sofferma anche sulla dismissione della stagione 2019/20. “Perché un anno prima sono stato salvato? Non c’erano Trentalange e Baglioni, ma Nicchi. Mi ha salvato lui, il mio presidente”. Sul perché non è stato confermato un altro anno: “Era cambiato il vento a livello politico, devi essere in linea con la governance. Ritengo di essere vittima di una guerra politica”.
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