Paolo Di Canio, oggi commentatore di Sky Sport, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Ha raccontato degli aneddoti sul suo ritorno alla Lazio: “Da uomo vero sono andato dal Presidente a dirgli le cose come stavano, il mio desiderio di chiudere la mia storia con la Lazio. Ero felicissimo per questo, ma avevo un magone dentro, era un tradimento che non meritavano. Le cose andarono così: mi chiamò Claudio Lotito. Non lo conoscevo (fa l’imitazione): “So’ Lotito, ma vieni gratis da noi o no?”, mi disse. “Sono della Lazio, Presidente, ma non stavo sotto l’ombrellone al mare, lascio un contratto importante. È anche un fatto di dignità”…”.
“All’inizio uno stress che non ti dico. Sono rimasto undici giorni nel limbo senza contratto. Spiegazione? Non c’erano i moduli nuovi. Da non crederci. Mi dissi che era la Lazio salvata dal fallimento, mille problemi, 9 giocatori effettivi, Mimmo Caso promosso dalla Primavera”.
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