Nella serata di Champions League andata in scena martedì 12 marzo, che ha visto Barcellona e Arsenal proseguire il percorso nella competizione a danno, rispettivamente, di Napoli e Porto, sono stati siglati due record storici, definibili completamente agli antipodi.
In Arsenal–Porto, il capitano dei ‘Dragoes‘ Pepe è diventato il primo giocatore di movimento di età pari a 41 anni a giocare una partita di Champions League. Il difensore portoghese esordì quasi 20 anni fa proprio con la maglia biancoblu, disputando 139 match complessivi in carriera nella competizione, un tempo nota come Coppa Campioni, con le maglie di Real Madrid, Besiktas e, appunto, Porto, dove iniziò ad interfacciarsi con il calcio europeo e dove oggi è tornato, 12 anni dopo.
Nell’altro match della serata, Barcellona–Napoli, il tecnico ‘blaugrana‘ Xavi ha scelto di schierare in campo dal primo minuto i classe 2007 Lamine Yamal (16 anni) e il difensore Pau Cubarsì (17 anni) consegnando così al Barça l’onore di diventare il primo club nella storia ad inserire nell’11 titolare due giocatori di età pari o inferiore a 17 anni. Un record che rispecchia la filosofia su cui si fonda il club, da sempre molto attento alla crescita dei giovani talenti della ‘Masia‘. Considerando, inoltre, la qualificazione raggiunta e il premio di Man of the Match consegnato a Cubarsì, la decisione di Xavi, seppur costretta dalle numerose esclusioni per problemi fisici, si è rivelata vincente.
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