Sommer 7 – Serata di straordinari, e non solo per i suoi standard. Subito Lino, poi Morata, trema su Depay e tiene in piedi la partita nel primo tempo supplementare sempre sull’olandese. Para un rigore, può poco sugli altri.
Pavard 5,5 – Via col liscio: quello che libera Griezmann per il gol del pari è da matita rossa, almeno. Si rifà in parte chiudendo il connazionale, in una serata col fittone.
De Vrij 5 – Inzaghi si fida e chissà quando se ne pente. L’olandese, preferito al pretoriano Acerbi, tentenna e balla sui movimenti di Morata, che lo grazia in più di un’occasione.
Bastoni 6,5 – A conti fatti, il migliore della difesa per un’ora. Poi cala un velo di stanchezza, offre qualche falla e Inzaghi lo sostituisce. (Dal 72′ Acerbi 6 – In trincea ci sta bene. Da braccetto e a gara in corso forse non è proprio il suo pane quotidiano).
Dumfries 5 – Inzaghi lo schiera per fare male e abbassare Lino. Risultato: pericoloso, ma quando ne ha l’opportunità non morde. E il diretto avversario spinge. (Dal 72′ Darmian 5,5 –Sulle fasce si soffre, davanti non ha la reattività che servirebbe in una serata del genere).
Barella 6 – Prima gioca a nascondino e poi urla tana libera tutti quando offre a Dimarco il pallone che apre le danze. Anche lui ha sulla coscienza un’occasione divorata nella confusionaria ripresa dei suoi. E pesa tanto. (Dall’83’ Frattesi 4,5 – Tutto tranne l’impatto che serviva in una partita così).
Calhanoglu 5 – La conferma di una tesi: quando la palla pesa e la serata scotta, resta fuori dalla top 3 dei registi mondiali.
Mkhitaryan 5 – È la sorpresa, in negativo, della serata: non c’è, non si vede, non si sente. Chissà che non abbia pesato la stanchezza di una stagione da insostituibile. (Dall’111′ Klaassen s.v. Il suo lo fa, il rigore lo segna).
Dimarco 6,5- “Spero di sbloccarmi anche in Champions”. Detto, fatto. Gol a parte, tra i migliori dell’Inter nel primo tempo. Nella ripresa qualche défaillance in fase difensiva, ma tutto sommato tiene botta. (Dall’83’ Bisseck 7 – Un giovanotto, che nella prima parte di stagione ha rimediato zero o quasi minuti, entra in una gara complicatissima con la personalità che giocatori con ben altri curriculum lasciano negli spogliatoi. Ingenuo su Depay, ma è anche palla netta).
Thuram 4 – Non approfitta delle palle giuste, divorandosi due gol sotto porta. Inzaghi lo toglie dal campo prima che completi l’opera e rovini completamente una serata già troppo lontana da quello che ci ha abituato a vedere. (Dal 103′ Sanchez 5 – Uno con la sua carriera non può calciare un rigore così).
Lautaro 4,5 – Maledetti questi rigori. Al mondiale non aveva tradito, qui sì. Spara altissimo una palla pesantissima, seppur non decisiva. In partita, alti e bassi: crea il vuoto nel quale si infilano Barella e Dimarco, sparisce quando c’è da essere protagonista.
Simone Inzaghi 5,5 – A un certo punto mette l’elmetto alla sua Inter: forse troppo presto. E qualche cambio non convince fino in fondo. Va detto, però, che se Thuram si divora due gol non può essere colpa sua. Saluta la Champions prima del tempo, resta lo scudetto che a questo punto non può essere solo un premio di consolazione.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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