Scrive TMW, l’attaccante del Genoa, Albert Gudmundsson, in vista della partita contro la Juventus di domenica alle 12.30 all’Allianz Stadium, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport. Queste le sue parole, a partire dalla vita a Genova: “Ci sono molti scooter qui, una volta, mentre stavamo festeggiando la promopzione in Serie A, sono salito con un tifoso che si era offerto di portarmi, è stato bello. Vivere in centro ti mette più in connessione con la vita degli italiani. Amo il calcio, è stato il mio primo amore ed ero innamorato di Maradona, anche se non l’ho mai visto giocare. Non sono ai suoi livelli ma non sono male. Il fatto che le persone mi fermino non mi infastidisce, anzi, in Islanda ci conosciamo tutti e ci salutiamo sempre per strada”.
Domenica la sfida contro la Juventus.
“Il mio primo gol con la maglia del Genoa è stato contro la Juve, due anni fa a Marassi, ho provato grandi emozioni. E ho segnato anche quest’anno in casa. Dobbiamo ragionare da squadra, è importante fare risultato, non segnare. Domenica non sarà facile ma scendiamo in campo sempre per provare a vincere”.
Il rigore con la Salernitana e il battibecco con Retegui. Cosa è successo?
“Abbiamo grandi specialisti in squadra, sia io che Mateo vorremmo tirarli. Prima di ogni partita c’è semnpre una lista con i nomi e il mio era il primo. Ma capisco Mateo. Ho raggiunto il record di Milito, ultimo ad andare in doppia cifra per due campionati consecutivi. Lui era un giocatore fantastico”.
Ha già giocato insieme a Koopmeiners all’AZ, magari giocherete insieme anche l’anno prossimo alla Juve?
“Nel calcio mai dire mai ma non lo so. Non conosco il suo futuro e a dire la verità neanche il mio. Sarebbe comunque bello giocare di nuovo con lui”.
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