Capello: “Alla Juve serviranno almeno 4 acquisti di primo livello. Tridente? Allegri non ha mica Mbappé e Vinicius…”
L’ex allenatore bianconero ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, commentando le possibili variazioni nel sistema di gioco della Juventus e i reparti in cui bisognerà intervenire nella prossima sessione di calciomercato.
LA SCONFITTA CON L’INTER – “Il confronto con l’Inter, al di là dell’1-0 per i nerazzurri di San Siro, ha mostrato ai giocatori della Juventus la distanza tra le due squadre. C’è stato un contraccolpo, sono calati adrenalina e attenzione. La conseguenza è questo periodo negativo“.
GOL SUBITI E POCA QUALITA’ – “La differenza tra la Juventus che teneva testa all’Inter e questa che ha una media-punti da retrocessione, sono i gol presi. La squadra di Allegri fino a gennaio ha vinto molto e quasi sempre di “corto muso”: 1-0, 2-1. Sono poche le volte in cui ha creato e segnato molto. Questi sono i problemi veri: i gol subiti e la poca qualità. Non il tridente. Allegri non ha mica Mbappé o Vinicius in avanti per schierare tre punte...”.
3-4-3 – “Sul fatto che Chiesa sia più pericoloso partendo dalla fascia, non ci sono dubbi; vive di dribbling, velocità, strappi e quando inizia largo è avvantaggiato. Però che giocatori ha Allegri per costruire un eventuale tridente con Chiesa e Vlahovic? Yildiz è un talento, ma è agli inizi. Kean è appena rientrato dall’infortunio. Forse l’unico che potrebbe giocare dalla parte opposta a Chiesa, è Cambiaso. Se Allegri insiste con il 3-5-2 è perché pensa di avere più equilibrio e garanzie“.
RINFORZI – “L’uomo che più fa la differenza nella Juventus è Rabiot. E non è un caso che il periodo di crisi dei bianconeri sia coinciso con qualche acciacco e infortunio del francese. Il prossimo anno serviranno almeno 4 innesti, ma di primo livello. Andranno concordati tra tecnico e società. Koopmeiners? Bel giocatore, ma va testato con una maglia pesante come quella della Juventus. Ai bianconeri, però, di centrocampisti di livello ne serviranno almeno due. Poi un terzino e un attaccante o un’ala che salti l’uomo e crei superiorità numerica“.
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