Scrive Gazzetta, la condanna della giustizia italiana a 9 anni di carcere è stata confermata anche dal Tribunale Supremo di Giustizia (STJ) del Brasile: Robinho dovrà scontare la pena nel suo paese d’origine. L’ex attaccante di Milan, Real Madrid, Manchester City e anche della nazionale verdeoro, è stato ritenuto colpevole di aver partecipato ad uno stupro di gruppo nei confronti di una ragazza albanese nel 2013 in una discoteca di Milano.
Il giocatore era stato condannato nel 2017, ma poiché il Brasile non concede l’estradizione di cittadini brasiliani verso altri Paesi, la richiesta della giustizia italiana era quella di rendere possibile una reclusione in patria. L’alta Corte di Brasilia si è pronunciata, con nove voti su undici, in favore della richiesta italiana. Nei giorni scorsi l’ex calciatore aveva dichiarato a RecordTV di essere innocente e che il rapporto con la donna fosse consensuale, aveva inoltre aggiunto di avere prove a sufficienza per essere scagionato. Robinho non era presente all’udienza e rimarrà libero data la possibilità di appello contro la sentenza.
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