Scrive Tuttosport, la polizia della Provincia di Santa Fe, Argentina, ha individuato un’auto sospetta che avrebbe lanciato, verso le 02.30 del mattino, un pezzo di nylon nero davanti a Funes Hill Miraflores, casa di campagna di proprietà della famiglia di Angel Di Maria, prima di sparare quattro colpi di pistola.
Il messaggio allegato dai malviventi al padre del calciatore non lascia spazio ad interpretazioni: “Di’ a tuo figlio di non tornare più a Rosario, altrimenti un membro della sua famiglia morirà. Nemmeno Pullaro (governatore di Sante Fe, ndr) vi salverà. Non tiriamo bigliettini, ma piombo con cui uccidiamo le persone“.
Il messaggio sarebbe stato recapitato da sicari del narcotraffico, che stanno compiendo omicidi sistematici a danno dei lavoratori della zona, in risposta alla lotta avviata dal governatore Pullaro contro la criminalità organizzata. La famiglia dell’ex Juventus è stata tratta in salvo senza conseguenze ed allontanata dal complesso abitativo.
Il ‘Fideo‘ non si è ancora espresso pubblicamente sull’accaduto, ma tempo fa aveva commentato ai microfoni di ESPN la complessa situazione vissuta dai famigliari a Rosario, sua città natale, a causa della criminalità locale: “Ho lì i miei genitori e le mie sorelle, quello che sta succedendo mi tocca, mi sconvolge molto. Ma la voglia e la speranza di tornare al Rosario ci sono sempre“.
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