Nella bufera scatenata dal caso Acerbi-Juan Jesus, risolto con l’assoluzione del difensore dell’Inter, Tommaso Bianchini, Chief Revenue Office del Napoli, ha parlato della vicenda in questi termini: “Quando si parla di Rinascimento napoletano il valore dell’inclusività è al centro. Lo sport ha il dovere di educare i giovani e non solo. Ed è nostro dovere fare attività per evitare che accadano episodi spiacevoli. Juan Jesus che racconta il razzismo ad un altro giovane calciatore è una delle tante iniziative. Ora andremo avanti a combattere il razzismo coi nostri mezzi e lanciando dei messaggi giusti per i nostri giovani“.
Bianchini ha annunciato anche che nel match di sabato contro l’Atalanta, i ragazzi di Calzona non indosseranno la patch anti-razzismo promossa dalla Lega Serie A, confermando la posizione del club sulla vicenda. Già ieri, in effetti, la società azzurra si era espressa a riguardo tramite un comunicato ufficiale: “Il Napoli ha già comunicato che farà iniziative in autonomia e non per interposta persona. La risposta è no, non la indosseremo, andremo avanti da soli“.
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