Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato ai microfoni di DAZN: “Era importante tornare alla vittoria con questo tipo di atteggiamento e coraggio, avevo chiesto ai ragazzi di avere personalità e determinazione. Sapevamo che era un campo difficile, soprattutto per come si era messa e ribaltarla è stato sinonimo di qualcosa di importante che questo gruppo sa stupire: faccio i complimenti ai ragazzi. Ekuban? Ha fatto tantissimo per i pochi allenamenti che ha fatto con la squadra, ha fatto un lavoro straordinario oggi. Gli avevo chiesto se voleva giocare in questi giorni ed è stato dentro la gara finché è stato in campo. Ha fatto lavoro sporco anche in fase difensiva. La squadra ha risposto nel migliore dei modi anche ai cambiamenti di modulo con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 e viceversa. C’è stata grande disponibilità di tutti. Oggi sono 3 punti pesanti, importanti e abbiamo un ottimo distacco dalla terzultima ma non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo darci obiettivi settimanali e diventa fondamentale per il finale di stagione. Abbiamo partite difficile ma belle da giocare e dobbiamo mantenere questo atteggiamento ed entusiasmo. La motivazione fa parte del nostro percorso. I ragazzi hanno sempre voglia di mettersi in gioco e io cerco di motivarli nel quotidiano. Questa squadra recepisce molto bene ed è un po’ la fotografia di questo gruppo: è merito di tutti, sia di chi è entrato che di chi non è entrato. Tutti si allenano sempre alla grande e mi mettono in difficoltà nelle scelte. Il mio futuro? Con la società abbiamo deciso che tutte le novità verranno comunicate e io mi auguro a breve. C’è affetto da parte mia per questi colori e questo ambiente, per i nostri tifosi, ma valuteremo insieme alla società la cosa migliore e questo è indispensabile. Senza la squadra non avrei fatto questo percorso e non sarei nessuno. Quando gli allenatori si affacciano al campionato di Serie A e hanno una buona posizione di classifica, a scadenza di contratto possono esserci delle voci di mercato, ma non mi sposta dal mio lavoro, dal mio quotidiano e sono focalizzato sulla squadra. Ho provato a stimolare Gudmundsson nell’intervallo e così è stato“.
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