Un vero e proprio spettacolo quello che hanno messo in scena Real Madrid e Manchester City nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. Il primo atto al Bernabeu è terminato con un pirotecnico 3 a 3, rinviando il discorso qualificazione tra due settimane all’Etihad di Manchester. Dopo l’errore del portiere del Real Lunin che si è fatto trovare impreparato durante la punizione di Bernardo Silva che ha dato il vantaggio agli ospiti, i Blancos hanno prima pareggiato con Camavinga e poi, grazie a un coast to coast incredibile di Rodrygo, hanno ribaltato il risultato grazie all’autogol di Rubén Dias.
Nella ripresa però cambia tutto, uno due micidiale della squadra di Guardiola con due gemme da fuori area di Foden e Gvardiol, che hanno portato il risultato a favore dei citizen.
il Madrid non molla mai e Valverde segna l’ennesimo gol fantastico della serata per il definitivo pareggio. Un manifesto di bellezza quello a cui abbiamo assistito in quella che per molti è una finale anticipata. Due squadre galattiche che come l’anno scorso, si affrontano troppo presto in Champions League. A mancare all’appello ieri sono stati Bellingham da una parte, Haaland dall’altra, entrambi protagonisti di una prova incolore e anonima rispetto ai loro compagni. Forse i due più attesi del match visto la stagione straordinaria che stanno vivendo. Per Bellingham alla prima stagione con la maglia del Madrid, sono 16 i gol e 4 assist in 23 partite di campionato.
Ieri sera però il centrocampista inglese è stato ingabbiato dalla difesa del City, schierata da Guardiola con ben 4 centrali di ruolo che hanno limitato e non poco i suoi inserimenti. Haaland invece reduce da 19 gol e 5 assist in 25 presenze in Premier League, contro il Real non è mai riuscito a rendersi pericoloso annullato dalla coppia Rudiger–Tchouameni. Tra due settimane a Manchester ci sarà l’epilogo finale tra le due squadre che si sono dimostrate le più forti al mondo, con Bellingham e Haaland osservati speciali, pronti a tornare decisivi.
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