Gian Piero Gasperini, mister dell’Atalanta, ha così parlato a Sky Sport: “E’ un grande orgoglio per noi, per l’Atalanta e per tutto il popolo atalantino. Quando si superano però i propri obiettivi, rimane un’impresa di un valore incredibile. Abbiamo giocato in uno stadio storico, contro una squadra molto forte. E’ una soddisfazione incredibile”.
“Un cambio solo perché non volevo toccare niente, avevo paura, perché i ragazzi stavano ancora bene. Anzi devo dire che verso il finale, anche dovuto al risultato, avevamo un entusiasmo… Eravamo anche meno affaticati che in certi momenti della partita. È chiaro che giocando insieme da tanto tempo abbiamo dei riferimenti ben precisi. Ieri c’è stato l’infortunio di Kolasinac e questo ha portato a mettere De Roon dietro. Sapevo di avere in Pasalic un giocatore in grandissima condizione. Quello che abbiamo fatto meglio rispetto ad altre partite è stato il coraggio, la voglia di aggredire sul loro campo, siamo stati molto precisi, rarissimamente infilati. Sapevamo del rischio, ma potevamo metterli in difficoltà: se può giocare con continuità in attacco ti fa gol. Se riesci a portarli nella loro area riesci a creare situazioni come queste”.
“Scamacca? Lui sta facendo un percorso di crescita importante, per ambire a essere un giocatore di altissimo livello. I mezzi li ha indubbiamente, vale anche per De Ketelaere, hanno una qualità tecnica importante. La partita di questa sera deve essere un’iniezione di fiducia. Spesso ha dei momenti nella gara: il primo quarto d’ora l’ha fatto molto bene, poi si spegne, perde in fiducia, si assenta un po’ e non è più lo stesso giocatore. Oggi l’ha fatto per novanta minuti, forse per la prima volta. Solo così diventerà un giocatore di alto livello come sono i mezzi a sua disposizione”.
“Stasera siamo molto felici, vinci tre a zero, metti comunque una buona ipoteca. Sappiamo che il Liverpool è straordinario, ti può fare dei gol in poco tempo. La bravura sarà quella di sapere difendere e ribattere colpo su colpo. Abbiamo fatto tre gol, poi altre occasioni con Pasalic, con Koop, altre situazioni pericolose. Non so se riusciremo a creare così, ripetere questo tipo di partita, altrimenti non c’è possibilità. Loro ti attaccano sempre in tanti, se incominciano a fare un gol… Le partite sono molto aperte. Mi ricordo una finale di Champions contro il Milan, da 3-0 a 3-3, sembrava ci fosse un abisso tra le due squadre. Questo è il loro spirito, siamo felici ma fra sette giorni dovremo saperci ripetere”.
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