Fiorentina, Italiano: “Al Plzen non sono sprovveduti ma si gioca in 180′. Nico o Belotti? Dovranno farci vincere”

Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha parlato a Sky Sport al termine della partita pareggiata 0-0 sul campo del Viktoria Plzen, andata dei quarti di finale di Conference League: “L’obiettivo ogni volta fuori casa è ottenere un risultato positivo che dia senso al ritorno e da questo punto di vista ci siamo riusciti. Dovevamo fare qualcosa in più negli ultimi metri ma di fronte non avevamo una squadra di sprovveduti, sappiamo come si chiudano bene e difendano benissimo. Potevamo essere più efficaci in quelle poche occasioni ma si gioca in 180 minuti”.

Come potete scardinare una difesa come quella del Plzen?
“Nel momento in cui presti il fianco all’andata puoi concedere ripartenze e se subisci gol contro questa squadra diventa complicato. Abbiamo voluto avvolgere, anche con qualche uomo in meno ma impedendo loro di farci male. Vero che abbiamo creato poche situazioni ma in Europa bisogna ragionare sui 180 minuti. E al ritorno dovremo essere più imprevedibili, chi ha l’uno contro uno deve prendersi più responsabilità”.

Si aspettava di più da alcuni singoli offensivi come Nico Gonzalez o Belotti?
“Quando stazioni in certe zone la partita diventa loro. In altri momenti la difesa è chiamata in causa… Dovremo cercare di avere il pallino come oggi ed essere più scaltri negli ultimi venti metri. Loro dovranno farci vincere”.

Servirà forse maggior velocità in possesso?
“Mi auguro che la partita sia questa e che chi stazionerà in quelle zone abbia la serata giusta. Abbiamo un po’ studiato gli avversari e capito come possono creare problemi: bravi ad arginarli, ci sono mancate però quelle qualità che dite. Al ritorno però dovremo prenderci responsabilità dentro l’area per far male a una difesa come questa. Molto, molto ermetica. Sono convinto che i rifornimenti arriveranno”.

Beltran dovrebbe avvicinarsi un po’ di più alla porta?
“Lucas in questo momento davvero lavora in quella zona perché preferisce stare lì, è capace di tirarsi fuori dalla marcatura e dal traffico. Oggi poteva fare due-tre rifiniture con maggiore qualità, ma gli piace di più così che non stare spalle alla porta con centrali che lo sovrastano. La punta da “sotto canestro” però ce l’abbiamo: Belotti e Nzola possono farlo. Oggi entrambi potevano fare di più così come noi servirli in maniera diversa. Ma in partite come questa la struttura serve e anche al ritorno ne avremo bisogno”.

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Lisa Grelloni

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