L’obiettivo era quello di mantenere la sfida in equilibrio per il ritorno. Nessuno, mai, si sarebbe sognato un qualcosa del genere. Scamacca killer, Ederson e Pasalic insuperabili, Musso che respinge qualsiasi pallone gli graviti attorno. Forse la più bella vittoria di sempre della storia dell’Atalanta in Europa, contro un Liverpool che si è presentato forse abbassando la guardia, credendo di avere qualità nettamente superiore. Cosa vera, probabilmente, ma poi bisogna dimostrarlo.
Gli uomini di Gasperini sono entrati in campo senza timori reverenziali, anche se è evidente come il Liverpool abbia una cifra tecnica differente. Così Pasalic va a un passo dal vantaggio dopo un flipper in area – con De Ketelaere protagonista, uno dei migliori per mantenere in tensione la retroguardia avversaria – ma spara la palla in faccia a Kelleher, portiere irlandese che sarà fondamentale nel prosieguo della partita. Nunez ha due possibilità in potenza, Mac Allister da pochi passi spedisce alto, mentre Elliott si improvvisa erede di Salah e disegna un arcobaleno che prima incrocia la traversa, poi il palo, graziando Musso nella circostanza. La partita è divertente, scorre via veloce, perché i nerazzurri cercano il pressing mentre il Liverpool soffre l’inserimento di qualche riserva di troppo.
Il vantaggio dell’Atalanta arriva al minuto trentasette: azione che parte da una palla recuperata da Ederson, poi Koopmeiners favorisce la corsa di Zappacosta che la crossa all’indietro, dove Scamacca arriva all’appuntamento con il gol. Kelleher sbaglia l’intervento ed è 0-1 ad Anfield. La possibilità di raddoppiare ci sarebbe pochissimo dopo, quando Koopmeiners viene lanciato in campo aperto, ma ha troppo tempo per pensare e si avvicina troppo al portiere avversario per scavalcarlo.
Nella ripresa Klopp inserisce Robertson, Salah e Szoboszlai: la situazione cambia completamente, perché l’Atalanta si difende con le unghie e con i denti, ma la marea rossa si alza. Musso chiude più volte la porta a tripla mandata, in particolare su una saetta di Salah abbastanza ravvicinata. Il Liverpool si insedia nella metà campo atalantina e non ne esce più. Il pressing è alto, ma subentra anche un po’ di ansia per gli inglesi: così De Ketelaere, il più sacrificato ma con visione, va via sulla destra. Occhio al centro e c’è solo Scamacca che, al volo, insacca per il due a zero. Come nel primo tempo Koopmeiners ha sul piede il possibile match ball, ma il suo diagonale non centra la porta.
Dentro anche Diogo Jota e Luis Diaz, con i Reds che provano il forcing con quattro attaccanti, lasciando scoperta la difesa. Salah firmerebbe il 2-1, ma in posizione di fuorigioco, poi Scamacca da due passi, di testa, manda alto. Non era semplice perché pressato, complicato fare di più. L’orgasmo arriva a dieci minuti dalla fine: errore in disimpegno del Liverpool che lascia Scamacca in uno contro uno con Konate: l’attaccante prova a suggerire per Ederson che, di fronte a Kelleher, gli sparacchia addosso. A rimorchio arriva, come sempre, Mario Pasalic: 0-3 e festa grande sugli spalti, in un Anfield spettrale.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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