Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha così parlato ai microfoni di DAZN: “Ho appena detto ai ragazzi che il primo anno questa partita la perdevamo. Ne abbiamo perse tante per la troppa foga di vincere. Intanto di positivo ci portiamo via il colpo di testa di Ikoné. Positivo questo e raggiunto il pareggio. Abbiamo ruotato un po’ di uomini per necessità, giovedì c’è un’altra gara importante. Alla fine con un po’ più di qualità lì davanti negli ultimi minuti dove loro si sono schiacciati, la palla girava troppo lenta e nessuno si è preso la responsabilità di calciare in porta. Però archiviamo immediatamente, giovedì abbiamo un quarto di finale. Una partita che ha un senso, abbiamo fatto un risultato positivo all’andata ma dobbiamo giocare più veloci rispetto alle ultime partite. Possiamo farlo, abbiamo le qualità e ci proveremo giovedì” – le prime parole rilasciate a DAZN.
Cosa ha detto a Ikoné?
“No, parlavamo che lui e Sottil anche se non sono arrivati tanti rifornimenti quelli avuti sui piedi potevano diventare pericoli maggiori. Lui mi ha risposto ‘se lo rifacciamo nel secondo tempo possiamo fargli male’. È stato bravo, ma lui e Nico devono fare di più in questi ultimi due mesi per la loro qualità”.
L’ingresso di Arthur ha giovato Bonaventura?
“Sì, cercavamo il palleggio con Arthur per avere sempre palla noi e non lasciar ripartire il Genoa perché sono pericolosissimi. Il gol nasce da una sua giocata, ma Jack sta alternando posizioni in campo molto bene. Ha l’intelligenza in campo, quando ha queste intuizioni per noi è più facile”.
Perché il finale a tre?
“Per rimanere sempre in tre dietro e mandare qualche uomo in più in area. Anni fa perdevamo questo tipo di partite, forse qualcosa l’abbiamo imparata. Ne abbiamo avute di possibilità di riuscire a fare ancora male, ma in questo momento la palla non viaggia veloce e siamo poco concreti davanti. A Plzn potevamo fare di più. Mi auguro che qualche colpo in canna sia rimasto perché serve, ma andiamo avanti. La fiducia rimane intatta, abbiamo ancora partite importanti”.
La partita di giovedì in Conference è la più importante della stagione?
“L’idea è avere sempre giocatori che possono fare minuti ad alta intensità. Con un ritmo elevato. I 60 minuti di Belotti, Beltran, Sottil sono per non averli cotti. Non freschi. Siamo tutti in grado di fare prestazioni, la partita di giovedì risulta troppo importante. Mi auguro davvero che Firenze si stringa intorno a noi, è un momento in cui abbiamo bisogno dello stadio. Della gente e della spinta che sta venendo a mancare e che serve per passare questo turno”.
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