Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha così parlato a DAZN: “Quella è la nostra identità, l’abbiamo mantenuta nei mesi. Vogliamo crescere nei singoli e nel gruppo, stasera non era semplice fare una partita del genere a Firenze. Primo tempo molto bene, subito due occasioni pericolose per fare gol. Bravi a difenderci bene e bassi, siamo una squadra fastidiosa. Potevamo gestire meglio alcune situazioni del secondo tempo, ma sono molto molto soddisfatto. Diamo continuità di risultati e prestazioni, era la nostra volontà”.
Ha visto l’episodio di Retegui?
“Non l’ho ancora visto. Di solito quando l’arbitro concede una situazione del genere non dovrebbe essere chiamato dal Var, sono situazioni di campo. Però era la sua prima, gli facciamo un grande in bocca al lupo per il prosieguo della stagione”.
Perché Gudmundsson mezzala?
“Albert è un giocatore che in certe partite possiamo trovare sbocco su di lui, tra le linee, con i due attaccanti come avevamo fatto bene con la Juventus anche stasera. Sa giocare dietro le spalle dei centrocampisti avversari. Questa è la volontà di lavorare in questo momento”.
Quindi in un top club può giocare ovunque?
“Albert può giocare davanti come seconda punta, nella trequarti, mezzala. Ha talento, soprattutto nell’intelligenza tattica. Sa ritagliarsi spazio in campo”.
I due colpi di testa falliti da Ekuban?
“Cale arriva da una settimana importante e il gol di Verona. Era giusto dargli continuità, Mateo ha avuto un problema alla caviglia ma aveva recuperato ed è in ripresa. Giusto dare possibilità a tutti. Hanno fatto molto bene Ekuban e Junior Messias a spendersi per i compagni. Peccato per Junior che ha avuto un problema all’adduttore, speriamo di recuperare più giocatori possibili per la sfida di venerdì”.
E quando l’hanno chiamato dagli spalti i tifosi della Fiorentina?
“Ho vissuto momenti bellissimi con questa maglia, giocato partite importanti da giocatore. Un momento molto positivo, è stato strano presentarsi da allenatore. Ma alleno questi fantastici ragazzi che hanno vinto il campionato l’anno scorso, siamo salvi in Serie A e sono veramente fiero di poterli allenare”.
Salvezza raggiunta?
“Manca qualche partita, la volontà è di pensare una partita alla volta. Il distacco è importante dalla terzultima. Sono molto felice, anche il lavoro fatto da tutti lo è stato”.
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