Niang: “Avevo bisogno di tornare in Italia. In passato ho fatto sciocchezze, ma non mi pento. Oggi sono più maturo”
M’Baye Niang, attaccante senegalese attualmente in forza all’Empoli, ha rilasciato un’intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, raccontando il ritorno in Serie A, gli obiettivi della squadra toscana e la sua maturazione nel corso degli anni.
RITORNO IN ITALIA – “Avevo bisogno di tornare in Italia, il Paese mi è sempre piaciuto. Mi hanno dato questo possibilità e le parole del direttore Accardi mi hanno convinto. Sono venuto qui per aiutare l’Empoli, per far crescere ragazzi di qualità, ma giovani. L’obiettivo è la salvezza. Da 12 punti che avevamo a fine gennaio, siamo passati a 28. Se l’obiettivo arrivasse, avrò un regalo (il rinnovo). Col tecnico Nicola e lo staff il dialogo è ottimo“.
PASSATO – “Al Milan ero meno riflessivo? Le stupidate fanno parte dell’età. Ho sbagliato qualche scelta, ma non mi pento, mi sento ancora benissimo. Solo più maturo di prima”.
PRESENTE – “Oggi ho due figli, una di 6 anni, l’altro di 3. Vivono con la mamma in Francia, ma appena possibile li vedo. A Empoli sono solo. Ho fatto un mese di Ramadan e il club mi è stato vicino. Prego 5 volte al giorno. Mentalmente devi volerlo fare“.
MIGLIORI ESPERIENZE – “Milan e Rennes sono state le due squadre migliori della mia carriera. Mi sentivo al centro del progetto. Ho giocato la Champions League, ho avuto al Milan la fiducia di Sinisa Mihajlovic, ma anche con Montella mi sono trovato bene, poi le nostre idee non erano più le stesse, ma lo stimo tanto”.
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